Lo strazio del papà del pilota: «Speravamo in un miracolo, ma sono tutti morti»

Il dolore del papà di Corrado «Speravamo in un miracolo invece sono tutti deceduti»
PADOVA - «Ciao sindaco. Sono tutti morti». Cinque parole, lapidarie, scandite tutte d'un fiato un istante prima che la voce si inceppi e la mente cominci a...

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PADOVA - «Ciao sindaco. Sono tutti morti». Cinque parole, lapidarie, scandite tutte d'un fiato un istante prima che la voce si inceppi e la mente cominci a realizzare la portata dell'accaduto. A pronunciarle, nel primo pomeriggio di ieri, Graziano Levorin, il padre di Corrado. Ad ascoltarle, attonita, Alice Bulgarelli, sindaco di Polverara e amica della famiglia che conosce da sempre.



LO CHOC
Un lungo momento di silenzio ha interrotto quella telefonata, partita dalla Bassa Padovana e approdata sull'Appennino emiliano, dove Graziano era corso venerdì insieme ad alcuni parenti per assistere in prima persona alle ricerche. Voleva essere lì per aiutare, ma soprattutto sperando di poter riabbracciare l'amato unico figlio. Magari in un letto d'ospedale, magari malconcio, affamato e disidratato, magari anche con delle lesioni gravi, ma vivo. Invece no, in sorte gli è toccato il dolore di sopravvivere al proprio figlio.
«Abbiamo sperato per giorni che ci fossero notizie positive si è lasciato andare Graziano, che gestisce una impresa di pulizie con sede a Legnaro . Tutti noi abbiamo sperato che si compisse un miracolo. Purtroppo così non è stato».

Ieri mattina le prime voci volevano che vi fossero dei superstiti. Quando però i soccorritori hanno raggiunto la carcassa incenerita dell'elicottero, hanno capito che quell'inferno di cenere e lamiere contorte non poteva aver risparmiato delle vite. Inizialmente sono stati trovati cinque corpi. Un paio d'ore più tardi l'ultimo briciolo di speranza dei genitori si è infranto davanti alla notizia del ritrovamento delle ultime due salme. A seguire ogni sviluppo, per due giorni, c'è stato papà Graziano. Mamma Grazia è rimasta a casa, in via Kennedy a Polverara, protetta dall'affetto degli altri parenti.

IL DOLORE
«Possiamo solo confidare in un miracolo, vogliamo poterlo riabbracciare presto», avevano commentato i genitori durante il secondo giorno di ricerche senza esito. Di ora in ora però le possibilità di ritrovare in vita i sette occupanti del volo sono calate sempre più drasticamente. Da Polverara, ma anche da Padova dove Corrado si era trasferito per lavoro e da Thiene (Vicenza) dove pochi mesi fa era andato a vivere con la fidanzata, tutti hanno seguito l'evoluzione delle ricerche con apprensione.


«Ho telefonato a Graziano oggi nel primo pomeriggio (ieri, ndr) ha spiegato il sindaco Bulgarelli . Era scosso, avvolto nel dolore che una notizia come quella del ritrovamento del cadavere di un figlio può suscitare. Sono una famiglia estremamente discreta e riservata, delle bravissime persone. Loro, ma anche gli amici di Corrado e l'intera comunità di Polverara, in questi tre lunghi giorni hanno sperato fino all'ultimo, anche se le prospettive non erano incoraggianti. Ora non possiamo che stringerci a questi genitori e agli altri parenti». Il sindaco, di pochi anni più grande di Corrado e sua animatrice ai gruppi estivi quando lui era bambino, indirà il lutto cittadino durante i funerali.
 
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Il Gazzettino