Comune pronto ad assumere ma non trova tre operai: aperto un nuovo bando

il Comune di Pieve di Cadore cerca operai
PIEVE DI CADORE - Il comune di Pieve di Cadore ha bisogno di tre operai: la ricerca passa attraverso altrettanti concorsi che sono stati pubblicati sul sito municipale. Un capo...

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PIEVE DI CADORE - Il comune di Pieve di Cadore ha bisogno di tre operai: la ricerca passa attraverso altrettanti concorsi che sono stati pubblicati sul sito municipale. Un capo operaio, un operaio specializzato autista e un operaio altamente qualificato elettricista. Tra i requisiti richiesti ci sono la maggiore età e l'adempimento dell'obbligo scolastico con diploma almeno biennale, in alternativa due anni di servizio inerente le mansioni del posto messo a concorso.


I REQUISITI
Per concorrere è necessario possedere la patente C, D con C.Q.C. Per il posto di operaio altamente specializzato elettricista inoltre viene richiesto il diploma o l'attestato di qualifica professionale biennale o triennale di elettricista in alternativa due anni di esperienza professionale maturati negli ultimi cinque anni inerenti le mansioni del posto messo a concorso. «Tre operai in meno in un Comune come il nostro fanno la differenza -assicura il sindaco Bepi Casagrande - per l'estate ce la facciamo, grazie al supporto di maestranze esterne, ma da autunno se non troviamo addetti sarà dura».
Già perchè ripartono le attività scolastiche e l'inverno è di certo la stagione più impegnativa, basti solo pensare allo sgombero neve. Un problema che tocca tutte le amministrazioni pubbliche cadorine alle prese con ricerche di diverse figure professionali, i siti dei comuni continuano a pubblicare bandi, ma senza risposta.
I MOTIVI
Casagrande individua le cause principalmente nello spopolamento che sta impoverendo le comunità alpine. Dice il sindaco di Pieve di Cadore: «È certo che lo spopolamento sta riducendo anche la forza lavoro, in Cadore la disoccupazione praticamente non c'è».

Il quadro è chiaro, ma ci sono anche altre componenti. «Se un tempo il posto pubblico era l'obiettivo, il traguardo di molti, ora non è più cosi -assicura Casagrande- il dipendente pubblico guadagna poco e una nomea negativa lo accompagna, è un lavoratore bersagliato; il cittadino critica, ma non sa come il lavoratore sia ostaggio della burocrazia. Porto l'esempio dei rimborsi per i danni causati da Vaia, ci vogliono chili e chili di carta e tantissimo lavoro». Le domande per i tre operai devono pervenire entro il 28 luglio all'ufficio protocollo del Comune di Pieve di Cadore: direttamente all'ufficio protocollo oppure tramite pec all'indirizzo pievedicadore.bl@cert.ip-veneto.net oppure in posta raccomandata con ricevuta di ritorno.
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Il Gazzettino