Pietro, la protesi e la voga alla veneta: «La mia passione»

Pietro Nicchetto
VENEZIA - La sua straordinarietà sta nel fatto che per lui è tutto normale. Andare a scuola con buon profitto al liceo scientifico Veronese di Chioggia, frequentare gli scout, suonare...

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VENEZIA - La sua straordinarietà sta nel fatto che per lui è tutto normale. Andare a scuola con buon profitto al liceo scientifico Veronese di Chioggia, frequentare gli scout, suonare la chitarra e soprattutto vogare alla veneta. Tanto da classificarsi al terzo posto nelle maciarele senior della Regata storica 2017. Ma quando i suoi genitori lo hanno visto arrivare al traguardo in Canal Grande e accaparrarsi la bandiera verde, questa volta no, non credevano ai loro occhi. Perché Pietro Nicchetto, chioggiotto classe 2001, è nato senza l'avambraccio sinistro e porta una protesi.




IL RITRATTO
Pietro, un bel ragazzone dalla faccia pulita, ti guarda come se non capisse perché ci si può occupare di lui con tanto interesse. Invece tra tanti coetanei annoiati e insoddisfatti è un esempio di tenacia e voglia di vivere che non passa inosservato. «Qualche giorno prima della Storica mi si è rotta la protesi racconta e non c'era il tempo di aggiustarla. Quindi l'ho dovuta usare senza poter comandare apertura e chiusura della mano». Mamma Laura racconta di quando, durante la gravidanza, prospettarono a lei e al marito Davide la nascita di un bimbo senza un pezzo di braccio, di quei momenti difficili e pieni di paure, passati a chiedersi come Pietro avrebbe affrontato la vita...


 
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Il Gazzettino