Leon d'Oro, il fumettista di Disney è il Clodiense dell'anno

Pietro Boscolo Zemelo al centro col premio
CHIOGGIA - Tra qualche tempo su Topolino verrà pubblicata una storia ambientata a Chioggia. Questa, almeno, la promessa che Stefania Lando, presidente della giuria del...

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CHIOGGIA - Tra qualche tempo su Topolino verrà pubblicata una storia ambientata a Chioggia. Questa, almeno, la promessa che Stefania Lando, presidente della giuria del premio, ha strappato a Pietro Boscolo Zemelo, nel consegnargli il Leon d'Oro, simbolo dell'onorificenza Clodiense dell'anno, per il 2021. Pietro, infatti, è un fumettista, autore e disegnatore di storie per la Disney e, al repertorio della nota pubblicazione per bambini (ma dalla quale anche gli adulti, spesso, hanno qualcosa da imparare), manca proprio una storia ambientata a Chioggia. Ce ne sono ambientate a Venezia, anche con protagonista Marco Polo e una delle ultime sceneggiate dallo stesso Pietro, Paperin Pigafetta, narra proprio la storia della circumnavigazione del globo che ebbe per protagonisti Ferdinando Magellano e il vicentino (ma pur sempre cittadino della Serenissima) Antonio Pigafetta. Dunque il cerchio si potrebbe chiudere proprio con una storia chioggiotta del chioggiotto Zemelo. «Non avrei mai creduto di venir premiato per aver fatto quello che mi piace», aveva detto quando era stato presentato per la nomination, insieme agli altri 4 candidati.



I FINALISTI

Luca Cavallarin, giovane ingegnere che ha realizzato il prototipo della barca riciclabile, in polietilene, con l'obiettivo di eliminare dalla laguna gli scafi in vetroresina che si accumulano senza poter essere smaltiti in modo semplice. Eleonora Fersino, recentemente divenuta componente della Nazionale maggiore di Pallavolo, dopo una lusinghiera carriera iniziata nelle squadre di provincia, fino ad approdare alle formazioni di livello nazionale e internazionale. Sebastiano Melis, ingegnere elettronico in pensione, che vive a Chioggia dall'età di 8 anni e, di Chioggia, è innamorato al punto da avere raccolto migliaia tra libri, stampe, foto, tele, ecc. di pittori che hanno operato in città e che ha catalogato in un poderoso volume di quasi 700 pagine, con più di 2.800 foto delle opere di oltre 800 pittori. E Giuseppe Pino Penzo, coordinatore del Comitato per Chioggia Capitale della Cultura 2024: un'impresa che ha portato la città tra i dieci finalisti nazionali e che, ha detto Pino «per noi non era l'obiettivo finale, ma solo l'inizio di un percorso». Una cinquina nella quale era difficile scegliere ma, per ognuno dei candidati, la cerimonia finale che si è svolta ieri sera in Auditorium, ha reso onore al lavoro svolto e all'impegno profuso.

Pietro è stato anche protagonista di una vicenda esemplare: «Da piccolo mi prendevano in giro, quando dicevo che volevo fare i fumetti» ha detto. Ma lui non ha mai smesso di sognare facendo anche i lavori più umili, pur di mantenersi e arrivando a realizzare quel sogno, nel 2014, due anni e mezzo dopo che aveva presentato il suo curriculum alla Disney. Oggi Pietro Boscolo Zemelo è un profugo di guerra. Da due anni, infatti, viveva a Kiev, insieme alla moglie Lisa quando la guerra lo ha costretto a rientrare, portando con sé anche la suocera e il cognato.

 

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Il Gazzettino