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Piero Leonardi (1908-1998) geologo e paleontologo
Fu geologo e paleontologo, ma la sua vastissima cultura eclettica spaziò dalla geologia e paleontologia delle Dolomiti alla paletnologia e paleontologia umana; dalla paleontologia dei vertebrati alla preistoria e protostoria delle montagne venete e trentine, fino alla morfologia dei pianeti. Per Piero Leonardi, infatti, lo studio della struttura e della storia della Terra e dei pianeti per giungere all’origine e all’evoluzione della vita e poi alla vicenda biologica e culturale dell’uomo significava percorrere armonicamente un unico disegno evolutivo, del quale le montagne conservavano il ricordo geologico e paleontologico. E attraverso le evidenze geologiche e Paleontologiche contribuì a creare una narrazione moderna della storia degli insediamenti dell'uomo nelle Valli montane, dal mesolitico al neolitico fino alle età del Ferro e del Bronzo e alle presenze preromane. D'altronde la storia della sua famiglia era una storia di gente di montagna: Piero Leonardi era nato a Valdobbiadene il 29 gennaio 1908 da Giovanni e Caterina Zuanon, e gli fu assegnato il nome del nonno paterno originario di Cavalese dove, verso la metà dell’Ottocento, il bisnonno Demetrio aveva trasferito la famiglia da Rovereto.
Ma la sua storia è anche veneziana, perché nel 1919, a 11 anni, Leonardi si spostò a Venezia con la famiglia; e a Venezia, malgrado i suoi interessi lo portarono ovunque nel corso della sua esistenza, abitò fino al suo ultimo giorno.
Accademico dei Lincei, presidente della Società Geologica Italiana e dell’Istituto Italiano di Preistoria e di Protostoria (nel 1954-1955 e 1955-58), Piero Leonardi fu inoltre membro di decine di Comitati, Accademie, Istituti, Consigli; i suoi studi sulla geologia, la paleontologia e l'evoluzione - raccolti in un numero sterminato di scritti - gli fruttarono numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Tra le sue opere principali - pubblicate tra il 1950 e il 1991 - figurano titoli come "L’evoluzione biologica e l’origine dell’Uomo", "Le paléolithique de la Vénétie" (scritto con Alberto Broglio), "Le Dolomiti. Geologia dei monti tra Isarco e Piave", "Trattato di geologia", "Vulcani e bolidi sulla Luna e su Marte", "Sacralità, arte e grafia paleolitiche", "La val di Fiemme nel Trentino dalla preistoria all’alto medioevo". Subito dopo la geologia il suo interesse fu certamente incentrato sulla paletnologia e paleontologia umana, sulla quale condusse indagini su importanti siti preistorici e protostorici tra l’Appennino emiliano romagnolo e marchigiano, il Veneto e il Trentino-Alto Adige. Dal 1948 (e almeno fino agli anni Ottanta) promosse campagne di scavo in Val di Fiemme che si sono ampliarono all’intero comparto dolomitico.
Le sue ricerche investirono contesti dell’età del Ferro e del Bronzo (come in Val Gardena, in Val di Fassa e, ancora, in Val di Fiemme); ma si interessò anche a luoghi di culto preromani e fu protagonista dei primissimi ritrovamenti del mesolitico e del neolitico nell'Oltradige e nella Bassa Atesina, in provincia di Bolzano. Piero Leonardi - che finì fuori ruolo nel 1978 e fu nominato professore emerito nel 1983 - morì il 26 gennaio del 1998, alla soglia del suo novantesimo compleanno. È sepolto nel cimitero veneziano di San Michele in Isola accanto a Lisetta, la compagna di una vita.
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