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CAVARZERE - Da avvocato ad avvocato, dal centrosinistra al centrodestra. Il Comune passa di mano ed Henri Tommasi lascia il posto a Pierfrancesco Munari. Il primo dopo due mandati consecutivi non poteva ripresentarsi e ha cercato di lanciare il suo vice, Paolo Fontolan. Il secondo ha passato i cinque di opposizione a preparare la campagna elettorale conclusa ieri con un vittoria che sfiora il 70% dei voti, quasi uniformemente distribuita in tutti i 16 seggi del Comune. Nal comitato elettorale di Munari i militanti fanno festa e gli avversari politici, l'ex sindaco Tommasi e il terzo candidato, Andrea Fumana, si presentano a congratularsi. «È il risultato di un lavoro di squadra commenta Munari iniziato subito dopo la sconfitta del 2016 e, a ben guardare, anche prima. Siamo sempre stati presenti in piazza con il nostro gazebo ma, soprattutto, abbiamo costruito un gruppo, con molti giovani e altri meno giovani: un mix di entusiasmo ed esperienza che ha dato i suoi frutti e che oggi è pronto ad amministrare la città».
LE PREVISIONI
La vittoria di Munari era in realtà prevedibile, stando al sentiment dei cavarzerani, ma così ampia forse non se l'aspettava nemmeno lui. «Gli incontri con i cittadini, da tempo, mi fornivano riscontri positivi rispetto alla nostra azione politica commenta il nuovo sindaco non posso non osservare che il consenso alla nostra lista supera quello ottenuto, nel complesso, dalle altre due liste. È un risultato che ci carica anche di responsabilità verso i cittadini, una responsabilità che affronteremo con il massimo impegno».
IL MESSAGGIO
A questo punto, occorrerà dare corpo al programma annunciato in campagna elettorale. «Da domani (oggi, ndr) comincerò ad aprire il municipio ai cittadini, quello che è mancato a questa amministrazione.
Il Gazzettino