Piena del Po sotto osservazione, già sgomberata una casa

I controlli agli idrometri
ROVIGO - Allarme arancione dell’ultimo colpo di coda della piena del Po, con una nuova ondata che potrebbe essere in arrivo a breve. Da ieri i rami deltizi sono è...

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ROVIGO - Allarme arancione dell’ultimo colpo di coda della piena del Po, con una nuova ondata che potrebbe essere in arrivo a breve. Da ieri i rami deltizi sono è monitorati senza pause, mentre l’abitazione di Bottrighe, in via Argine Po, ma di fatto in golena, che costantemente viene allagata dalle piene del fiume, è stata sgomberata.

 
Da ieri sera, come spiega Monica Gambardella, da anni responsabile del servizio di Protezione civile provinciale, ora anche consigliere comunale a Rovigo, su richiesta dell’Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po, sono partiti «i turni di monitoraggio fluviale nel Delta del Po e 14 squadre di volontari di Protezione civile del Polesine sono state già attivate dalla Regione, su richiesta del Servizio provinciale. Altre squadre sono già disponibili e si aggiungeranno dal fine settimana in avanti».
Fino alle 20 di domani, infatti, per il bacino del Po è scattata l’allerta arancione, anche se il Centro funzionale decentrato della Protezione civile regionale specifica che «La criticità idraulica arancione in Vene-D (il codice che identifica il bacino idrografico di Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige, ndr) è riferita solamente alle aree del Delta del Po interessate dalla propagazione dell’onda di piena del fiume; per gli altri comuni rivieraschi del Po la criticità idraulica è da considerarsi gialla. Nei rimanenti comuni della zona di allerta Vene-D la criticità idraulica è verde».
L’Aipo, invece, nella nota diramata ieri pomeriggio alle 15 specificava che le precipitazioni previste nelle prossime ore, in particolare nel settore occidentale del bacino, portano a prevedere, nel corso della giornata di oggi, «il formarsi di un’onda di piena del Po dal Piemonte, che potrebbe superare la soglia 2 di criticità nel tratto piemontese, per propagarsi, in seguito, nella restante parte dell’asta fluviale. Più precise informazioni a riguardo saranno possibili in base alle precipitazioni effettivamente registrate e all’apporto degli affluenti, i cui livelli potranno innalzarsi in conseguenza delle precipitazioni previste sul bacino. Il personale Aipo è attivo nelle azioni di monitoraggio e controllo dalla Sala servizio di piena della sede centrale di Parma, in stretto coordinamento con i sistemi di protezione civile. E’ raccomandata la massima prudenza in prossimità delle aree prospicienti i fiumi e delle golene».

A tal proposito,  la Prefettura già nei giorni scorsi, aveva disposto che i Comuni rivieraschi emettessero apposite ordinanze di chiusura al traffico delle zone golenali e delle ciclabili e strade in zona fiume. Ieri il Comune di Occhiobello ha rimarcato in una nota che, «pur non essendo stato dichiarato uno stato di preallarme nel Comune di Occhiobello, sono stati chiusi gli accessi al parco Della rotta e l’accesso alla pista ciclabile che transita sotto la statale 16. L’interdizione proseguirà anche nei prossimi giorni fino a quando la presenza dell’acqua continuerà a rendere la golena impraticabile». «Le piogge a monte – spiega Gambardella - nella regione piemontese in particolare, fanno prevedere che la piena ci terrà impegnati per alcuni giorni. Tutti i soggetti coinvolti sono pronti e operativi, in stretto contatto». La situazione ieri, sulla base dei livelli idrometrici indicava lo stato di attenzione a Polesella e quello di preallarme, quindi livello di allerta 2, a Cavanella e Ariano Polesine. La Sala operativa provinciale di Rovigo inizia servizio continuo h24 da stasera, invece la Sala operativa distrettuale RO2 di Taglio di Po già è già attiva senza soste da ieri sera. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino