ALTO POLESINE - Il Po gonfio e, in certi punti, davvero minaccioso, resta sopra i livelli di attenzione, anche se in Alto Polesine il primo colmo di piena è...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Alla stazione di rilevamento di Arpa Emilia Romagna a Sermide, sulla sponda opposta rispetto a Castelnovo Bariano, a valle rispetto a Melara e Bergantino, la prima “onda” ha visto il livello idrometrico del fiume subire una prima inversione attorno alle 17 di ieri.
Le fasce di allerta qui si attestano con il giallo a 7 metri, l’arancione a 8 e il rosso a 9. Alle 17 il livello si è attestato a quota 7,52, il livello più alto delle ultime ore, mentre alle 17.30, per la prima volta un dato inferiore rispetto a quello precedente, 7,51, rimasto stabile anche nel rilevamento successivo delle 18.30.
Alla stazione di rilevamento Arpav di Ficarolo, invece, la prima flessione si è registrata una mezz’oretta più tardi, quando il livello è sceso da 1,64 delle 17.30 a 1,63 delle 18, rimasto stabile anche alle 18.30. Ancora in crescita, ma con estreme fluttuazioni dovute alla capacità ricettiva del mare, la rilevazione a Porto Levante. Ad Ariano, dove a 1,70 metri scatta l’allerta gialle, giallo, a 2,1 l’allerta arancione a 3,2 quella rossa, la rilevazione sulla sponda ferrarese mostrava una maggiore criticità, perché se il punto di massima di 2,49 metri è stato raggiunto alle 12 di ieri, alle 19.30 il livello idrometrico rimaneva abbondantemente in fascia arancione, a quota 2,44.
La Protezione civile monitora attentamente anche la prossima piena, che oggi interesserà tutto il tratto terminale del Po. Per questo, con le allerte per criticità idraulica rientrate in tutti i principali bacini idrografici del Veneto, resta invece, l’allerta arancione per il Po: «La fase operativa di preallarme – si legge nel bollettino del Centro funzionale decentrato, valido fino alle 18 - è riferita al transito del colmo di piena lungo le sezioni venete del fiume Po. Nel tratto veneto potrebbe determinare l’allagamento delle aree golenali non difese da argini, con interessamento delle attività, insediamenti, infrastrutture presenti».
«Si raccomanda di interdire l’accesso alle golene aperte e chiuse compreso l’utilizzo delle piste ciclabili, mantenendo la massima attenzione lungo il corso d’acqua, e valutare l’interdizione al transito di mezzi e persone attraverso i ponti in barche, nonché di provvedere eventualmente alla loro apertura per il libero deflusso della piena e del materiale flottante trasportato. Si raccomanda di prestare la massima attenzione per la sorveglianza sul territorio di competenza e di prepararsi con congruo anticipo, rispetto agli orari indicati alla gestione di eventuali emergenze. Le amministrazioni locali dovranno porre in atto le procedure di allertamento dovute a conclamate criticità o particolari sofferenze geologiche ed idrauliche presenti nel territorio di competenza». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino