Tesoretto per salvare i piccoli negozi: finanziate 96 botteghe

Tesoretto per salvare i piccoli negozi: finanziate 96 botteghe
È sul tavolo del ministero dell'Economia e delle finanze il nuovo schema del Fondo comuni confinanti. La programmazione 2019-2023 metterà a disposizione del...

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È sul tavolo del ministero dell'Economia e delle finanze il nuovo schema del Fondo comuni confinanti. La programmazione 2019-2023 metterà a disposizione del Bellunese circa 130 milioni di euro per progetti a regia provinciale. Lo ha annunciato il presidente del Comitato paritetico del Fondo, il deputato Roger De Menech, in un incontro a Palazzo Piloni dedicato agli esiti della misura denominata Bando per garantire i servizi essenziali nelle aree marginali. Un progetto nato con la finalità precisa di aiutare i negozi di vicinato, veri capisaldi per la sopravvivenza dei piccoli paesi.


I NUMERI
Il bando, finanziato dal Fondo Comuni di Confine per 1 milione di euro e dalla Provincia di Belluno con altri 500mila euro, è stato gestito dagli uffici di Palazzo Piloni, avvalendosi della collaborazione tecnica della Camera di Commercio (a cui la Provincia ha erogato un contributo di 50mila euro) e di Confcommercio. Le domande pervenute sono 104, quelle ammesse in graduatoria 96 (8 sono state scartate in quanto non rispondenti ai criteri di assegnazione). Di queste, 68 sono arrivate da negozi e attività di Comuni confinanti e contigui (44 sono state finanziate), le altre 28 (tutte finanziate) sono invece arrivate da Comuni non confinanti.
SERVIZI INDISPENSABILI
«Il milione e mezzo di contributi sarà erogato totalmente. Visto il numero di domande rimaste fuori graduatoria a causa dell'esaurimento delle risorse, provvederemo con il finanziamento di un nuovo bando - ha spiegato Roberto Padrin, presidente della Provincia -. Il nostro obiettivo è dare sostegno alle attività economiche, che soprattutto nei piccoli paesi costituiscono un servizio indispensabile. Questo bando, assieme al progetto Investi Scuola, rappresenta una delle iniziative più importanti nelle progettualità di area vasta del Fondo Comuni di Confine. Tanto che vogliamo allargarlo anche ad altre categorie, magari guardando al settore della ristorazione e della ricettività. Ne stiamo già discutendo con gli uffici, che ringrazio per aver lavorato con grande impegno e professionalità a questo bando. Grazie soprattutto alla dirigente Karin Battistin e alla segretaria generale Daniela De Carli»

IL MECCANISMO
Questa misura a favore dei negozi di vicinato metterà in circolo risorse molto importanti. Oltre al milione e mezzo di contributi, infatti, ci sarà la compartecipazione dei privati, che vale altri 2.250.000 euro. Il meccanismo del bando prevedeva il finanziamento pubblico Provincia-Fondo del 40% e la compartecipazione privata del 60%. Era presente anche il presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno Mario Pozza, che ha affermato: «La chiusura dei negozi è un tema scottante. La questione della fattura elettronica, negli ultimi mesi, ha acuito le criticità. Pensare a negozi multiservizio è fondamentale per dare un futuro ai paesi di montagna e la sinergia messa in piedi tra Provincia e Camera di commercio dimostra che, quando c'è rete, si possono sfruttare tutte quelle opportunità di finanziamento che altrimenti andrebbero perse»

IMPRESE GIOVANI

Elena Zambelli, della Camera di commercio, ha fornito altri dati: «Non è mancata la presenza di imprese giovani che avevano una premialità: 13 nei Comuni di confine e 4 in quelli non confinanti. Guardando l'intera graduatoria, 3 imprese hanno chiesto il contributo massimo (80 mila euro); un 25% un contributo tra 40 e 75 mila euro; il 30% tra 10 e 40 mila; la parte restante tra 5 e 10 mila euro».
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Il Gazzettino