Picchia un passante in centro a Treviso. Il 17enne arrestato torna a studiare: «E' in comunità, seguirà le lezioni online»

TREVISO - Ha cominciato il suo percorso riabilitativo lunedì. Il 17enne protagonista del pestaggio in vicolo Rialto, a due passi dall’osteria Antico Pallone, è...

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TREVISO - Ha cominciato il suo percorso riabilitativo lunedì. Il 17enne protagonista del pestaggio in vicolo Rialto, a due passi dall’osteria Antico Pallone, è stato trasferito dalla comunità di prima accoglienza a Trieste, dove si trovava subito dopo l’arresto in quanto aveva opposto resistenza ai poliziotti intervenuti per sedare la rissa, ed è stato accolto da una comunità di recupero che si trova fuori regione.

«Non abbiamo ancora preso visione del programma di recupero, ma siamo fiduciosi. Continuerà, molto probabilmente, a studiare seguendo le lezioni online. Ma dobbiamo ancora vederlo e parlargli» spiega l’avvocato Luca Dal Corso che assiste la famiglia. Il giovane, nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto, aveva già formulato le prime parole di pentimento. «Chiedo scusa per quello che ho fatto» aveva detto al gip del tribunale dei minori di Venezia, che ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare.

I FATTI

Tutto è successo lo scorso 5 aprile verso mezzogiorno. Due ragazzini, un 17enne e un 15enne, erano stati rimproverati da una donna perchè transitavano in bici in galleria Rialto. In quel momento stava passando Luca Gobbo, residente in Svizzera ma a Treviso per visitare alcuni parenti. È intervenuto per difendere la donna ed è stato aggredito con calci e pugni dai due. Negozianti e i camerieri dell’Antico Pallone hanno chiamato la polizia, che è intervenuta subito. Ma i ragazzini non si sono fermati nemmeno davanti agli agenti e il 17enne è stato arrestato per resistenza.

«Il cammino di recupero sarà sicuramente lungo, ma i genitori, pur profondamente scossi, hanno fiducia» conclude il legale. Il padre del 17enne non aveva chiesto sconti per il figlio, ammettendo che non sapeva più come gestirlo. E ha trovato, alla fine, anche la solidarietà di Gobbo che era stato picchiato dai due minorenni. «Voglio aiutare questo giovane - aveva detto Gobbo - per trasformare un episodio negativo in qualcosa di positivo. Dobbiamo restituire i sogni buoni ai nostri ragazzi».

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Il Gazzettino