Piazza Risorgimento: niente più tavolini all'aperto per il Bar Tiffany

Piazza Risorgimento: niente più tavolini all'aperto per il Bar Tiffany
PORDENONE - Chi nel quadrilatero ci vive, giura che le cose ora vanno meglio. Non basterà, per far imboccare a piazza Risorgimento la strada della rinascita, ma senza...

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PORDENONE - Chi nel quadrilatero ci vive, giura che le cose ora vanno meglio. Non basterà, per far imboccare a piazza Risorgimento la strada della rinascita, ma senza dubbio sembra essere almeno un primo passo sulla via del decoro e nella lotta alle intemperanze che troppo spesso hanno macchiato l'area maledetta, così vicina al centro storico eppure apparentemente così slegata dal salotto della città. La decisione che ha rappresentato una prima svolta dopo tanto tempo è stata presa da un'assemblea di condominio e successivamente recepita - e resa esecutiva - dal Comune. È stato revocato l'ok ai tavolini all'aperto del Bar Tiffany. Sembra poco, ma in realtà non è così. Nulla contro il bar in sé, ma proprio in quella zona si sono verificati in passato molti dei fatti che in piazza Risorgimento sono diventati cronaca.


I DETTAGLI

A spiegare la natura dell'intervento è il vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Emanuele Loperfido. «Tutto è nato dall'assemblea del condominio - illustra - cioè dei proprietari dell'area sottostante, dove insistevano i tavolini. L'organo collegiale ha deciso di non concedere più l'ok alle sedute esterne. I residenti - prosegue il numero due della giunta Ciriani - avevano inviato diverse segnalazioni a proposito di intemperanze e fatti poco chiari che avvenivano in quella zona. Più volte era intervenuta anche la polizia locale, constatando la situazione. L'autorizzazione all'occupazione del suolo pubblico - va avanti Loperfido - in questo caso specifico dev'essere concordata con chi gestisce il condominio, cioè i proprietari dell'area. E in assemblea è stato deciso di ritirare l'ok ai tavolini all'aperto». Si trattava di sedute che occupavano il sottoportico sul lato sinistro di piazza Risorgimento per chi arriva dal centro storico. «Il Comune - spiega ancora Emanuele Loperfido - può concedere l'occupazione del suolo pubblico se c'è l'accordo con il condominio. I proprietari hanno comunicato la revoca di questa autorizzazione e il Comune ha agito di conseguenza facendo marcia indietro».


LA SITUAZIONE

«Noi chiediamo sempre a tutti i commercianti che hanno un locale in città - prosegue il vicesindaco e assessore comunale alla Sicurezza - di contribuire con i fatti al decoro del nostro capoluogo. Lo devono fare anche tenendo d'occhio la tipologia della clientela. Tutti i gestori in questo senso devono essere responsabili». La tutela dell'ordine pubblico, poi, spetta naturalmente alle forze dell'ordine. E in questo senso a febbraio si erano incontrati il sindaco Alessandro Ciriani e il nuovo questore di Pordenone Luca Carocci. Al centro, un problema mai del tutto risolto, nonostante i tanti tentativi: la pace in piazza Risorgimento, soprattutto nelle ore serali. Ne è uscita una sorta di protocollo d'azione, che prevederà ogni settimana un'intensificazione dei controlli interforze nel quadrilatero più contestato della città. Il nostro unico fine - aveva spiegato il questore di Pordenone - è tutelare la sicurezza e la tranquillità dei cittadini. Ho incontrato con piacere il sindaco Ciriani e ho bisogno di rendermi conto del tessuto urbano, ascoltando le preoccupazioni. Abbiamo parlato di piazza Risorgimento ed è stata garantita una maggiore presenza delle forze dell'ordine, soprattutto per monitorare le frequentazioni che caratterizzano i locali che insistono in quella zona del centro storico».

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Il Gazzettino