Corriere della droga albanese scovato in Romania dopo 15 anni di latitanza

Corriere della droga albanese scovato in Romania dopo 15 anni di latitanza
La Polizia di Pordenone, dopo 15 anni di latitanza, ha rintracciato l'albanese Arjan Hajdini di 40 anni, condannato a 15 anni e 9 mesi per una serie di reati commessi in...

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La Polizia di Pordenone, dopo 15 anni di latitanza, ha rintracciato l'albanese Arjan Hajdini di 40 anni, condannato a 15 anni e 9 mesi per una serie di reati commessi in Italia nei primi anni 2000. Hajdini, corriere che aveva trasportato 22 chili di eroina, all'epoca si dette alla fuga riuscendo far perdere le sue tracce per ben 15 anni. Con il ricorso ad attività tecniche, gli agenti lo hanno localizzato nel villaggio di Cretesti de Sus nel distretto di Vaslui (Romania) dove l'albanese si nascondeva sotto falso nome. La Procura  ha prontamente emesso un Mandato di Arresto Europeo a carico dell'albanese e la Polizia Romena, su indicazioni dell'Interpol, lo ha catturato e messo a disposizione della Giustizia Italiana in attesa di estradizione.


TARVISIO  - Altro blitz antidroga a Tarvisio: nascondeva la marijuana nell'orto tra vasi e attrezzi: nei guai 22enne di Tarvisio. Il giovane, già noto alle forze dell'ordine, è stato pizzicato dai carabinieri del Norm di Tarvisio e denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti. Durante un servizio dedicato alla prevenzione dello spaccio di droga, i militari dell'Arma hanno controllato l'abitazione del giovane e hanno scoperto che, nell'orto, vicino alla casa, tra altre piante, fiori e attrezzi, aveva nascosto della marijuana.

La droga, suddivisa in tre dosi, è stata trovata all'interno di un vasetto di vetro che, a sua volta, era stato nascosto dentro a un armadietto da esterni, di quelli di plastica che si usano per riporre guanti, scope e strumenti per giardino. Il 22enne era stato già sottoposto in precedenza alla misura dell’avviso orale, sempre per droga, e questa volta è stato denunciato. La perquisizione è stata eseguita nella giornata di ieri, venerdì 19 maggio, su autorizzazione del Tribunale di Udine.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino