VENEZIA - È stata riscontrata nel Po la presenza di c6o4, una sostanza Pfas di nuova generazione: lo rende noto l'Arpav. «Questa è la conferma che la...
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Le campionature dell'acqua del Po sono state eseguite dall'Arpav dopo la contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche delle falde idriche nei territori delle province di Vicenza, Verona e Padova. L'inquinante era stato trovato in passato nelle acque contaminate nei pressi dello stabilimento della Miteni, che lo utilizzava nel processo produttivo a sostituzione dei Pfas tradizionali. A marzo è stata riscontrata una positività presso la stazione di acque superficiali sul fiume Po in località Corbola con la determinazione di un quantitativo di alcune decine di nanogrammi litro. Il campionamento è stato ripetuto il 2 aprile scorso, confermando il ritrovamento sia nella stazione già campionata che a monte e a valle.
Data l'ubicazione dei punti di campionamento, è impossibile che i Pfas nelPo derivino dal sito inquinato nell'area dell'azienda Miteni. Secondo l'Arpav il composto quasi sicuramente deriva dalle regioni del bacino padano a monte idraulico delle prese in cui è stata ritrovata la sostanza con una concentrazione di circa 80 nanogrammi/litro. La stazione è ubicata in prossimità di Castelmassa, al confine con Lombardia ed Emilia. Una sostanza così poco utilizzata e di nuova generazione per essere riscontrata in queste quantità nel fiume più grande d'Italia, viene rilevato, fa supporre che si possano trovare a monte fonti di inquinamento importanti.
Il Gazzettino