MOGLIANO VENETO - E’ costato caro a due bancarie residenti in un comune del Miranese, nel Veneziano, un pranzo a base di pesce in un ristorante pizzeria di Mogliano...
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L’episodio risale al 13 dicembre scorso, un venerdì. Le due malcapitate, di 43 e trent’anni, impiegate in un istituto bancario ubicato nel comune di Venezia, durante la pausa pranzo avevano raggiunto il ristorante in questione per mangiare assieme ad altri cinque colleghi, che erano clienti abituali e che quindi avevano già ricevuto via mail il menù del giorno: le ordinazioni erano già state tutte effettuate in anticipo. Le due veneziane, come detto - gli altri hanno scelto piatti diversi, e infatti non hanno avuto problemi - hanno ordinato una tagliata di tonno, verdure cotte miste e della semplice acqua, ma già mentre stavano consumando il pesce hanno sentito entrambe come pizzicare in bocca: in un primo momento pensavano si trattasse di condimento a base di peperoncino.
Ma fin dal rientro in ufficio le due bancarie, che lavorano in piani diversi e che quindi all’inizio non sapevano l’una dei problemi dell’altra, hanno proprio iniziato a stare male: vampate di calore, emicrania fortissima, tachicardia. I colleghi hanno notato subito che qualcosa non andava, anche perché entrambe avevano il viso vistosamente paonazzo, e c’è voluto poco per scoprire che tutte e due presentavano gli stessi sintomi. Sono state quindi accompagnate al pronto soccorso dell’ospedale dell’Angelo di Mestre dove, dopo le visite e gli esami del caso, sono state ambedue giudicate affette da una “reazione istaminergica sgombroide”: è stata prescritta loro una terapia farmacologica a base di cortisonici e antistaminici, hanno passato un weekend d’inferno e ci sono voluti giorni per riprendersi completamente.
Studio3A ha subito chiesto i danni al locale per le sue due assistite, ma una delle due domande non è mai stata riscontrata mentre sull’altra è stata fornita solo una risposta generica di presa in carico e di “allertamento” della propria compagnia assicurativa, che tuttavia non ha più avuto alcun seguito, nonostante i solleciti: non sono state ancora fornite le coperture assicurative. Le due danneggiate hanno ritenuto opportuno presentare anche una denuncia-querela chiedendo all’autorità giudiziaria di procedere anche penalmente nei confronti dei gestori del ristorante e la Procura di Treviso, competente per territorio, ha aperto un fascicolo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino