Macabro "pesce d'aprile" all'ex base missilistica: «Il Comune realizza forni crematori per malati di Covid», scatta la denuncia

Macabro scherzo all'ex base missilistica: «Il Comune realizza forni crematori per malati di Covid», scatta la denuncia
CORDOVADO  - Uno scherzo di cattivo, anzi di pessimo gusto. Se questo era l'intento di chi l'altra notte ha appeso all'ingresso dell'ex base missilistica di...

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CORDOVADO  - Uno scherzo di cattivo, anzi di pessimo gusto. Se questo era l'intento di chi l'altra notte ha appeso all'ingresso dell'ex base missilistica di Suzzolins, da un anno e mezzo passata tra i beni di proprietà del Comune, un cartello annunciando l'inizio dei lavori di un forno crematorio per le morti da Covid ed altre malattie altamente infettive, è andato lontano dal rendersi simpatico.

Nulla da dire, invece, sulla sua qualità. Tanto che, almeno in lontananza, sembrava un autentico cartello di cantiere. Con tanto di logo del committente, del numero di permesso di costruire, data di inizio e di fine lavori. Per non farsi mancare nulla, inoltre, chi l'ha pensato ha inserito il nome del progettista, quello del direttore dei lavori e dell'impresa esecutrice dell'opera. Poco reale il costo complessivo dei lavori: 46 milioni interamente si legge finanziato con i fondi del Pnr (andava scritto con due r).


Ad accorgersi di quel cartello è stato il consigliere comunale Gianfranco Barei che, dopo aver ricevuto la segnalazione da un cittadino, si è recato personalmente sul posto: «Uno scherzo simpatico riflette a parte il suo contenuto. Ottima anche la realizzazione, peccato che quanto scritto sia di pessimo gusto. L'argomento che l'autore è andato a trattare è un qualcosa di molto importante e che, purtroppo, ha visto morire in questi due anni molte persone. Se il testo riportato avesse fatto riferimento, per esempio, all'inizio dei lavori per la realizzazione nell'ex sito militare di una piscina olimpionica, lo scherzo sarebbe stato perfetto. E, molto probabilmente, più di qualcuno ci sarebbe cascato. Invece così, con un riferimento anche ai forni crematori e con quello che si prova ancor oggi ad entrare in una Risiera di San Sabba, perde tutto il suo significato umoristico».


Ieri mattina Barei ha comunicato alla sindaca Lucia Brunettin la presenza di quel cartello da cantiere. Il primo cittadino, di conseguenza, ha chiesto alla polizia locale di recarsi a Suzzolins. Gli agenti, guidati dal comandante Simone Tonelli, hanno provveduto immediatamente a rimuoverlo dalla rete che delimita il perimetro dell'ex base missilistica. Apposita segnalazione è stata fatta anche ai carabinieri. Oggi la sindaca di recherà al comando per sporgere denuncia. «Quel cartello afferma Brunettin è stato posto sotto sequestro e mi auguro che chi di dovere possa risalire agli autori. Mi dissocio completamente dai contenuti e dalla sostanza. In questo momento trovo in quel cartello un qualcosa di incomprensibile, che disapprovo dal punto di vista morale. Quelle scritte vanno a toccare la sensibilità di quelle famiglie che, a causa del Covid, hanno perso un loro caro. E quando si fa riferimento ai forni crematori, inviterei qualcuno ad andare a studiarsi la storia».
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Il Gazzettino