Vongole e granchi senza etichettatura e tracciabilità: la Guardia costiera sequestra 19 quintali di prodotto, multe salatissime

Foto d'archivio
VENEZIA - La Guardia Costiera di Chioggia, sotto il coordinamento della Direzione marittima di Venezia, ha sequestrato, durante quattro diverse operazioni, ben 19 quintali di...

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VENEZIA - La Guardia Costiera di Chioggia, sotto il coordinamento della Direzione marittima di Venezia, ha sequestrato, durante quattro diverse operazioni, ben 19 quintali di prodotto ittico e comminato sanzioni per 6 mila euro. I controlli sono avvenuti in due giorni.

Nel primo, un'impresa dell'ingrosso a Bosco Mesola, sono stati rinvenuti quattro quintali di vongole "lupino" prive di etichettatura, provenienti da Pila di Porto Tolle. Ad Ariano Polesine, invece, presso una piattaforma logistica, sono stati ritrovati 7 quintali di granchi, privi di etichettatura e tracciabilità, di proprietà di un commerciante abusivo che si era affidato alla ditta di deposito per la commercializzazione ad impresa campana.

I militari hanno poi rigettato in mare quattro quintali di vongole, poiché ancora vive. Sempre nella stessa piattaforma logistica di Ariano del Polesine, il giorno dopo, è stato sottoposto a controllo un veicolo proveniente da Venezia che trasportava 8 quintali di vongole veraci, per la maggior parte (Kg.819) da diverse zone lagunari di allevamento, e, per la restante, frutto della pesca in laguna (Kg.50), tutte prive di etichettatura, e senza la possibilità di ricostruirne la provenienza.

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Il Gazzettino