Permesso premio al Killer di Iole Tassitani, appello a Nordio: «Valuterò la segnalazione»

Carlo Nordio e Iole Tassitani
CASTELFRANCO - «Appena arriverà sul mio tavolo, la lettera sarà tenuta nella considerazione opportuna». Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio,...

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CASTELFRANCO - «Appena arriverà sul mio tavolo, la lettera sarà tenuta nella considerazione opportuna». Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, assicura che valuterà con attenzione eventuali segnalazioni e rilievi sulla vicenda del permesso premio a Michele Fusaro, l'omicida di Iole Tassitani. Le dieci ore di libertà concesse al killer nei giorni scorsi hanno suscitato indignazione e sgomento in molti, non solo a Castelfranco, dove viveva la vittima. Tra gli altri, si è mossa anche la consigliera regionale Sivia Rizzotto, indirizzando un appello scritto al Guardasigilli. Missiva che il ministro non ancora materialmente ricevuto, come ha spiegato lui stesso ieri, sollecitato sull'argomento, in occasione di un dibattito a Treviso sulla riforma della giustizia civile e tributaria promosso da Confartiginato.

RIGIDA PROCEDURA
Nordio, nato e da sempre residente nel capoluogo della Marca, ha ricordato come, in simili casi, possano essere prese in esame solo comunicazioni trasmesse per canali formali («Non sarebbe ovviamente corretto aprire un fascicolo in base ad alcuni articoli di stampa»). Dunque attende di poter leggere le considerazioni della consigliera. «La lettera avrà la sua procedura che non è brevissima, ma neppure lunga -ha spiegato- deve transitare attraverso un paio di uffici, a partire dal protocollo, per poi arrivare sul mio tavolo. Credo arriverà a breve e, naturalmente, sarà tenuta nella dovuta considerazione». Nei giorni scorsi, Fusaro è stato autorizzato a lasciare temporaneamente il carcere Due Palazzi di Padova dove è detenuto, per recarsi, tra l'altro, a un incontro in una scuola, rimanendo sempre in compagnia di don Marco Pozza, cappellano dell'istituto penale. Era il primo permesso in 15 anni di reclusione, dopo la condanna per aver ucciso e fatto a pezzi Iole Tassitani. Si tratta di una procedura prevista dalle norme anche per detenuti per reati gravissimi, in base alla valutazione dei requisiti da parte del magistrato di sorveglianza (e i vertici del carcere patavino hanno fatto sapere come Fusaro abbia mantenuto una condotta esemplare in questi anni dietro le sbarre e stia seguendo da tempo un percorso di riabilitazione). Da più parti -i familiari di Iole, ma anche molti altri- tuttavia non si sono nascoste le perplessità sulla questione. A maggior ragione perché questa prima concessione potrebbe aprire la strada ad altre.

LA LETTERA


Proprio per questo Silvia Rizzotto, che già a suo tempo aveva seguito la vicenda, ha deciso di interessare direttamente il ministro: «Alla luce della crudeltà con la quale è stato perpetrato l'omicidio, la mutilazione e l'occultamento del cadavere di Iole -si legge nella lettera- e, in considerazione dell'estrema pericolosità del soggetto, ovvero del drammatico ricordo di tale omicidio nella comunità di Castelfranco Veneto, sono a chiederle di approfondire la vicenda allo scopo di adottare ogni iniziativa utile per verificare l'opportunità di sospendere il rilascio anche parziale, dell'assassino Michele Fusaro». Pur non entrando nel merito della decisione, anche il legale della famiglia Tassitani, l'avvocato Roberto Quintavalle, aveva espresso forti dubbi, ricordando come l'omicida non abbia finora mai contribuito a fare totale chiarezza sull'accaduto, ad esempio facendo i nomi dei complici.
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Il Gazzettino