Frana della Busa del Cristo: nei prossimi giorni l'esplosione pilotata

La frana della Busa del Cristo verrà compattata grazie a un'esplosione pilotata nei prossimi giorni
PERAROLO - L’operazione doveva scattare entro i primi 15 giorni di giugno, ma causa il tempo incerto, piogge e temporali, è slittata. Così il previsto...

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PERAROLO - L’operazione doveva scattare entro i primi 15 giorni di giugno, ma causa il tempo incerto, piogge e temporali, è slittata. Così il previsto «intervento per far crollare una parte della frana che interessa la Busa del Cristo -come ha spiegato nell’ultimo consiglio comunale il sindaco di Perarolo Pier Luigi Svaluto- è stato rinviato e il momento esatto verrà reso noto solo all’ultimo, anche per evitare folle di curiosi che potrebbero creare difficoltà nella realizzazione di un’operazione comunque complessa e delicata». 


I RESIDENTI
Non ci saranno invece problemi per i residenti, ai quali viene solo richiesto di chiudere le persiane per evitare il possibile ingresso di polvere. 
Un paio d’ore prima del brillamento, in accordo con la Prefettura e le Forze dell’Ordine, la gente verrà fatta allontanare per un raggio di circa 200 metri e verranno chiuse tutte le vie di accesso al paese. Potrebbe essere questione di giorni visto che l’esperto di esplosivi, chiamato a Perarolo dalla Regione, ha auspicato di chiudere la partita entro giugno. Insomma è veramente conto alla rovescia per le famiglie che da mesi sono costrette fuori casa per quel pericolo frana che inquieta gli stessi esperti, su quel costone che incombe sul torrente Boite c’è una situazione geologica molto complessa che solo così si potrà mitigare. Una volta che il materiale sarà fatto esplodere, così da alleggerire il fronte di frana, ci sarà da lavorare alla base con opere di consolidamento e messa in sicurezza. 


LE MISURE


Una volta fissata la giornata dell’operazione l’area sarà presidiata ed interdetta fino al cessato pericolo, sarà attuato un coordinamento fra tutti i soggetti interessati, oltre a Regione e Comune, l’Enel, le Ferrovie, i Bacini di pesca. Ad occuparsi dell’esplosivo il massimo esperto in materia che ha già lavorato nel bellunese e che ora risolverà anche il tormentone della Busa del Cristo, quel Danilo Coppe che ha fatto saltare i resti del ponte Morandi di Genova. Verso soluzione un altro problema, la strada di accesso al cimitero di Perarolo interessata già lo scorso anno da un dissesto; sempre nel corso del consiglio comunale il sindaco ha confermato quanto già comunicato in precedenza: «I dissesti di natura geologica e idrogeologica non sono di competenza comunale e sono invece attribuiti alla Provincia, peraltro già prontamente attivata quando si era verificato il tutto». E la Provincia di Belluno ha già predisposto il progetto di sistemazione per 135.500 euro per la realizzazione dell’intervento che sarà affidato a Veneto Strade.

 

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Il Gazzettino