La frana di Perarolo continua a muoversi: ancora allarme rosso

Il sindaco di Perarolo Pierluigi Svaluto Ferro mentre insieme ai tecnici della Protezione Civile controlla lo smottamento che minaccia il suo comune
BELLUNO - La frana continua a muoversi. In poche ore è scivolata a  valle di ben 19 centimetri. Perarolo resta in allerta. Il ponte sul Boite che porta in paese...

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BELLUNO - La frana continua a muoversi. In poche ore è scivolata a  valle di ben 19 centimetri. Perarolo resta in allerta. Il ponte sul Boite che porta in paese è ancora chiuso, presidiato dai volontari di Protezione Civile. Le transenne “murano” l’ingresso alla piazza e alla parte di paese che si affaccia sul torrente. Questa notte  le otto famiglie evacuate dormiranno ancora  fuori casa, ospitate in alberghi, in bed&breakfast e da amici e parenti. Mentre lla  frana di “Busa del Cristo” che da martedì sera minaccia l'abitato di Perarolo di Cadore, è stata l’osservata speciale: monitorata a vista per tutta la notte dai tecnici della Regione, costantemente in contatto con il Genio Civile. Una misura prudenziale, certo. Ma necessaria. Perché se la montagna frana nel greto del torrente Boite, può creare un tappo e provocare la fuoriuscita dell’acqua sull’abitato di Perarolo.


«Stanotte continuiamo con i monitoraggi a vista» ha spiegato il sindaco, Pierluigi Svaluto Ferro, al termine di una giornata “bollente”, segnata da vertici e controlli continui sulla frana storica del paese. «Le persone che sono state evacuate resteranno fuori casa ancora per una notte almeno. Dobbiamo aspettare che ritornino le condizioni di sicurezza, prima di poter revocare l’ordinanza di evacuazione. Anche perché siamo in attesa di capire l’evoluzione meteo». E la rabbia serpeggia tra i residenti alcuni dei quali costretti a dormire fuori casa. 

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