Peperoncini piccantissimi, la creazione di Filippo, 34enne di Castelfranco

Peperoncini piccantissimi, la creazione di Filippo, 34enne di Castelfranco
CASTELFRANCO (TREVISO) - «Il peperoncino non è solo piccantezza, ha un mondo dentro di sé». È questo il mantra che ha portato il 34enne castellano...

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CASTELFRANCO (TREVISO) - «Il peperoncino non è solo piccantezza, ha un mondo dentro di sé». È questo il mantra che ha portato il 34enne castellano Filippo Bortolon a dare una svolta alla sua vita. Era fotografo di viaggio che ha raccolto scatti in tutto il mondo documentando la vita e la quotidianità. È diventato un coltivatore di peperoncini pronto ad aprire B-orto peppers, un'azienda agricola con e-commerce a Gemona. A tenerlo per mano in quest'avventura, come nella vita, la sua compagna Sara Forgiarini, originaria di Gemona, che si occuperà di marketing e packaging dei prodotti. Spetteranno invece a Bortolon la parte legata all'agricoltura, alla produzione e anche alla fotografia dei prodotti che saranno poi caricati sul portale di acquisto online per il mercato italiano e potrebbe successivamente aprirsi all'Europa. «Sono entrato in contatto con l'agricoltura grazie a mio nonno che mi portava con lui nel campo ricorda Bortolon Ma il primo peperoncino me l'ha fatto assaggiare un amico di mio padre una decina di anni fa, ne sono rimasto affascinato e da lì ho iniziato a documentarmi».


LA PASSIONE
Spinto da passione, Bortolon sperimenta. «Quando ho iniziato l'università di biologia mi sono trasferito in un appartamento a Trieste dove coltivavo peperoncini in vasi che tenevo in camera afferma - Sono arrivato ad averne addirittura 200, poi regalavo le piante che diventavano troppo grandi». Quello che produceva, Bortolon lo trasformava in sughi e prodotti pronti all'uso che all'inizio regalava agli amici e ai parenti e poi ha iniziato a vendere prima nei mercatini della zona e poi in fiere più importanti anche fuori provincia, l'ultima nel Milanese nei giorni scorsi. Un anno fa però, ha dato una svolta alla sua vita trasferendosi insieme alla compagna e ai loro due bambini (di 1 e 5 anni) a Gemona, in una casa ai piedi delle montagne con un grande giardino su terrazzamenti dov'è riuscito ad aumentare la coltivazione arrivando ad avere 500 piante con 90 diverse varietà di peperoncino. Nell'imminente futuro, grazie anche all'aiuto di un consulente agrario e in vista dell'apertura dell'e-commerce, Bortolon vorrebbe arrivare ad avere un'azienda agricola con oltre un migliaio di piante e circa 200 varietà di peperoncini con diversi gradi di piccantezza: dai più comuni Capsicum annuum e habanero fino ai selvatici micro peperoncini.

LA NOVITA'

Nella coltivazione non mancherà anche il peperoncino Made in Bortolon, un ibrido che Filippo ha creato quattro anni fa unendo gli Habanero chocolate e i piccantissimi Seven tot strain brain. «L'idea è quella di dedicarmi completamente al mondo dei peperoncini unendovi, nell'e-commerce, anche la passione per la fotografia. Con i peperoncini faccio di tutto, dalle forme d'arte al cibo. Mi occuperei di fare gli scatti, coltivarli e anche delle preparazioni, mi piace inventare nuove cose da mangiare con i peperoncini, dai sughi agli insaporitori afferma Abbiamo tante idee, tra queste anche quella di avviare delle collaborazioni con altre attività locali. Abbiamo già preso contatti con un caseificio della zona per fare un formaggio al peperoncino ma questo è solo l'inizio. La prossima settimana andrò ad aprire la partita Iva e poi siamo pronti a partire con questa nuova avventura».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino