Fuga di pensionati, in tre anni in Friuli Venezia Giulia spariranno 30mila dipendenti pubblici

Quasi la metà mancherà nei Municipi e negli Enti superiori: corsa al posto

Fuga di pensionati, in tre anni in Friuli Venezia Giulia spariranno 30mila dipendenti pubblici
PORDENONE/UDINE - Numeri alla mano, le proporzioni del fenomeno assumeranno i contorni dell’emorragia. Nei prossimi cinque anni, infatti, il Friuli Venezia Giulia...

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PORDENONE/UDINE - Numeri alla mano, le proporzioni del fenomeno assumeranno i contorni dell’emorragia. Nei prossimi cinque anni, infatti, il Friuli Venezia Giulia avrà bisogno di almeno 30mila dipendenti pubblici. Mancherà di tutto: dai dirigenti ai tecnici, dal personale della salute fino a quello (in questo caso molto più consistente) della Pubblica amministrazione vera e propria. Quindi addetti dei Comuni e della Regione stessa. Il quadro, legato all’età media del personale attualmente impiegato e alle dinamiche pensionistiche, l’ha tracciato a livello nazionale ma anche territoriale Unioncamere-Excelsior. 


I DATI
Entro il 2027 il Friuli Venezia Giulia avrà bisogno di sostituire in totale 65mila dipendenti a vario titolo. Lavoratori che avranno maturato l’età della pensione con la normativa attuale e che dovranno essere rimpiazzati. Di questi, 33mila fanno parte del comparto privato e la quota restante è afferente al settore pubblico. Si arriva quindi a quota 32mila persone, tra dipendenti comunali e regionali, sanitari di diversa natura e funzionari in genere. Dall’analisi della distribuzione territoriale si osserva che oltre la metà delle necessità di sostituzione sono concentrate al Nord. «Anche a livello territoriale - si legge nel rapporto - è utile osservare l’indicatore ottenuto dal rapporto tra la domanda di rimpiazzi stimata per il quinquennio e lo stock occupazionale, da cui si evidenziano i valori maggiori per Liguria (12,8% rispetta alla media dell’11,4%), Sardegna, Molise (entrambe 12,5%), Friuli Venezia Giulia (12,3%), che si distinguono, dunque, per essere le regioni caratterizzate da una popolazione dall’età media più elevata, dove potranno riscontrarsi maggiori richieste di sostituzione del personale e problematiche in caso di un’offerta insufficiente per coprire la domanda». 


IL QUADRO


Entrando maggiormente nel dettaglio, la sola Pubblica amministrazione (tolto quindi il comparto sanitario, ad esempio) avrà bisogno da oggi al 2027 di quasi 13mila lavoratori. «L’analisi dei fabbisogni dei dipendenti pubblici per macro-gruppo professionale e livello di istruzione - proseguono gli esperti - evidenzia la prevalenza delle figure qualificate e ad elevata specializzazione, in parte accentuata dai flussi aggiuntivi in ingresso di esperti e professionisti in grado di gestire i progetti e le procedure previste dal Pnrr. Si stima che nel periodo 2023-2027 i dirigenti e le figure ad elevata specializzazione (avvocati/magistrati, professori, medici ed altre figure specialistiche) rappresenteranno circa il 42% del fabbisogno del settore pubblico, seguiti dalle figure tecniche, fra i quali i tecnici in campo scientifico e ingegneristico, con un peso di circa il 23% e dagli impiegati con una quota del 21%. Il Fvg è quarto in Italia per numero di dipendenti pubblici in rapporto alla popolazione. In questa graduatoria si trova al primo posto la Valle d’Aosta con 102,5 dipendenti pubblici ogni 1.000 residenti, seguita da Trentino-Alto Adige (101), Lazio (87,2), Fvg (75,4) e Sardegna (74,2). In generale si rileva che tale rapporto è più elevato nelle regioni a statuto speciale, con la comprensibile eccezione del Lazio; solo la Sicilia (63) è in linea con la media nazionale (62,8). Inoltre, tre province del Fvg si collocano nei primi sedici posti: Trieste (con 96,5 dipendenti pubblici ogni 1.000 residenti) è quarta dietro a Bolzano, Aosta e Roma. Udine è 14esima (73,2), Gorizia 16esima (72,7), mentre Pordenone presenta un quoziente meno elevato (64,5) ma superiore alla media nazionale. E l’età media è al di sopra dei 50 anni.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino