Pellet falso, sequestrate altre 47 tonnellate "made in Italy": coinvolto commerciante cinese

Pellet falso, sequestrate altre 47 tonnellate "made in Italy": coinvolto commerciante cinese
TREVISO/VICENZA - Altre 47 tonnellate di pellet illegale, dopo le 117 dei giorni scorsi, sono state sequestrate dalla guardia di Finanza di Treviso. L'indagine, portata...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TREVISO/VICENZA - Altre 47 tonnellate di pellet illegale, dopo le 117 dei giorni scorsi, sono state sequestrate dalla guardia di Finanza di Treviso. L'indagine, portata avanti dai militari delle Fiamme Gialle di Castelfranco Veneto, è iniziata da un controllo in un esercizio commerciale di Loria, gestito da un cinese, dove è stato trovato uno stock di 1.350 kg di pellet, confezionato in sacchi che recavano ben visibili, in più punti, diciture che evocavano falsamente l'origine italiana della merce.

Una più approfondita analisi sulla documentazione di acquisto del prodotto e sulle sue certificazioni ha fatto però emergere come la merce provenisse dall'estero, importata da una ditta veneta. Utilizzando la falsa origine del pellet il commerciante riusciva a garantire ai propri clienti un prezzo assolutamente concorrenziale rispetto a quello della merce realmente prodotta in Italia. Il controllo è stato poi esteso a un magazzino Treviso, gestito sempre dal cinese, dove sono stati trovati altri 1.368 sacchetti di pellet, per un peso di oltre 20 tonnellate. Risalendo la «filiera», i finanzieri hanno poi individuato la società distributrice a Cassola, bloccando in un capannone altre 25 tonnellate di prodotto, pronte per la consegna ai dettaglianti per la vendita. I titolari delle due ditte coinvolte sono stati denunciati per vendita di prodotti industriali con segni mendaci. 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino