Falsi promoter di moda adescavano bambine con ricariche telefoniche

Falsi promoter di moda adescavano bambine con ricariche telefoniche
UDINE - L'operazione si chiama "Micione mio" e ha consentito alla polizia postale e delle comunicazioni di Udine di scoprire una community di 27 pedofili che adescavano...

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UDINE - L'operazione si chiama "Micione mio" e ha consentito alla polizia postale e delle comunicazioni di Udine di scoprire una community di 27 pedofili che adescavano minorenni facendo anche credere loro di essere promoter di agenzie di moda. Venivano scambiati i riferimenti di contatto e i pedofili adescavano le bambine mediante una community di Netlog e con loro intrattenevano rapporti attraverso Messenger, Skype e WhatsApp. Foto e filmati venivano acquisiti dai pedofili in cambio di ricariche telefoniche o sotto minaccia.




La notizia emerge dal bilancio regionale tracciato dalla polizia postale e relativo al 2014. Alcuni degli indagati avevano anche creato diversi profili e si presentavano di volta per volta sotto mentite spoglie per disorientare la vittima. In tutto sono state eseguite 27 perquisizioni in 14 regioni italiane, coordinate dal centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia on line di Roma e dal compartimento di polizia postale di Trieste.



Sono stati sequestrati 22 computer, 46 hard disk, 508 supporti Cd e Dvd, 46 pen drive usb, 50 telefoni cellulari e sim card e 11 memory card. Costante è stata l’attività di rimozione di falsi profili e di contenuti minatori e diffamatori sui social network svolti nel 2014 con 72 sostituzioni di persona, 61 casi di diffamazione online e 14 casi di estorsione (spesso a sfondo sessuale) registrati in Fvg. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino