Allenatore di calcio in manette per pedofilia: toccava i suoi giocatori nelle docce

Allenatore di calcio in manette per pedofilia: toccava i suoi giocatori nelle docce
TRIESTE - Quarantottenne triestino arrestato dalla Polizia; ha costretto minorenni - under 14 -  a subire atti sessuali. È stato tratto in arresto nel...

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TRIESTE - Quarantottenne triestino arrestato dalla Polizia; ha costretto minorenni - under 14 -  a subire atti sessuali. È stato tratto in arresto nel corso  lunedì 25 gennaio, a seguito di indagini dirette dalla Procura  che ha ottenuto dal gip  il provvedimento cautelare limitativo della libertà personale, al quale hanno dato esecuzione gli investigatori della sezione “reati contro la persona, in danno di minori e reati sessuali” della Squadra mobile giuliana.

L’uomo, un 48enne triestino incensurato, ma gravato da un precedente di polizia per fatti analoghi, è stato rintracciato sul luogo di lavoro e portato in questura; in qualità di allenatore di una squadra di calcio giovanile, in più occasioni, avrebbe toccato le parti intime di alcuni allievi, mentre facevano la doccia o durante il percorso in auto dopo gli allenamenti.

Uno di essi, un undicenne, aveva sul cellulare dei messaggi con i quali l’allenatore gli chiedeva allusivamente come stesse il ghiacciolo. Da li le prime ammissioni del giovane, alle quali seguiva il racconto di un altro compagno di calcio. Numerose le denunce presentate dai genitori dei ragazzi alla Polizia di Stato, mentre la società sportiva ha allontanato immediatamente il soggetto. Del tutto analoghe le condotte illecite contestate, in occasione delle quali l’uomo, abusando della posizione di allenatore della squadra di calcio, toccava i ragazzi sotto la doccia o all’interno della propria vettura, allorquando li accompagnava a casa al termine degli allenamenti; in alcuni casi anche durante improvvisati massaggi all’esito di infortuni.

A conferma, alcuni messaggi, nei quali faceva dei complimenti ai giovani atleti in ragione dell’aspetto fisico, affermando di essersi innamorato o appellandoli con nomignoli affettuosi o, ancora, invitandoli a mostrargli le parti intime. Proseguono le indagini dirette dalla Procura di Trieste finalizzate ad accertare in quante ulteriori occasioni possa avere posto in essere analoghe condotte.

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Il Gazzettino