«La Pedemontana va conclusa: bisogna andare avanti con i lavori»

Luca Zaia e il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio
Pedemontana Veneta, i cantieri devono proseguire e l’opera deve essere conclusa. È il primo, forte, dato politico che emerge dalla nota diffusa ieri al termine...

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Pedemontana Veneta, i cantieri devono proseguire e l’opera deve essere conclusa. È il primo, forte, dato politico che emerge dalla nota diffusa ieri al termine dell’incontro a Roma tra il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio, il governatore del Veneto Luca Zaia e il commissario di governo dell’opera, Silvano Vernizzi. E il fatto che la nota sia stata diffusa dal’ufficio stampa del ministero testimonia la volontà del governo di andare avanti con i lavori. Il passaggio chiave è: "Nei reciproci ruoli, condividendo che i cantieri debbano proseguire, si è entrati nel merito del dossier, individuando tutti i temi che necessitano di un approfondimento".


Il comunicato non dice quali temi, ma è facile immaginare che si tratti della posizione assunta dalla Cassa depositi e prestiti (Cdp), l’ente vigilato dal ministero delle Finanze che tiene sospeso il parere chiesto dalla banca d’affari Jp Morgan per l’emissione del project bond da 1,6 milioni. Le perplessità della Cdp sarebbero legate ai flussi di traffico, ma c’è chi - come la capogruppo del Pd veneto, Alessandra Moretti - ha avanzato il sospetto che in realtà si tratti di «ripicche» tra istituti di credito visto che il concessionario dell’opera, il Consorzio Sis, prima di accettare nel febbraio 2015 l’offerta di Jp Morgan, aveva rifiutato quella presentata nel luglio 2014 da una cordata di banche (Intesa, Unicredit, Santander) che vedeva la partecipazione della Cassa depositi e prestiti. Tra l’altro, ha sottolineato Moretti alla vigilia dell’incontro romano tra Delrio, Zaia e Vernizzi, quell’offerta rifiutata da Sis era supportata da livelli di traffico ben inferiori a quelli attuali.

Tant’è, il risultato delvertice di ieri è doppio: oltre alla volontà di terminare la Pedemontana, c’è il fatto che il commissario Vernizzi la settimana prossima - presumibilmente venerdì - «convocherà un incontro tecnico volto ad affrontare le questioni aperte, al quale parteciperanno l’ente concedente, il concessionario, gli istituti di credito eventualmente coinvolti nell’iniziativa alla presenza del Ministero vigilante». Tradotto: al tavolo ci saranno la Regione Veneto (che è l’ente concedente), il Consorzio Sis (il concessionario) e le banche coinvolte, quindi JP Morgan e Cdp. Il tutto alla presenza del ministero, che è l’ente vigilante. Delrio, dunque, farà da arbitro.

E mentre il governatore Zaia si è detto «soddisfatto» dell’incontro con Delrio («L’incontro con il ministro è stato positivo, c’è stata subito la sua disponibilità»), va registrato il battibecco tra la senatrice del Pd Laura Puppato e l’assessore regionale alle Infrastrutture Elisa De Berti. «Lo stato non è il bancomat degli imbelli, se la Pedemontana la paga lo Stato bisogna rivedere i pedaggi», ha tuonato Puppato. Replica di De Berti: «La senatrice non sa di cosa parla, nessuno chiede soldi al Governo ma di sbloccare soldi che ci sono già e che la burocrazia sta bloccando». Con stoccata finale: «Per fortuna nel Pd c’è chi, come Graziano Delrio e Alessandra Moretti, sa di cosa si parla». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino