MALO – «A Vallugana una roggia lambisce il cantiere della Pedemontana: acqua imbiancata. Dopo le polveri nell'aria, ora anche l’acqua: la Regione faccia...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Cristina Guarda, consigliera regionale del Veneto, ribadisce la richiesta avanzata con una interrogazione alla Giunta regionale: un monitoraggio costante sulle matrici ambientali e del rispetto delle norme di cantiere, così da tutelare la salute e la sicurezza di lavoratori e cittadini. «I cittadini ci hanno segnalato una situazione critica che da mesi continuiamo a far presente in Regione: invece di vedere tecnici all’opera arriva solo un infastidito silenzio, come avveniva cinque anni fa ai primi allarmi sui Pfas - spiega Cristina Guarda - Questi comitati di cittadini chiedono almeno il rispetto della sicurezza sanitaria e lavorative.
Ricorda Cristina Guarda nell'interrogazione a risposta scritta depositata all'ufficio protocollo del Consiglio regionale più di un mese fa, che già a metà ottobre una decina di persone si sono dovute rivolgere al pronto soccorso di Santorso per problemi respiratori imputabili alle polveri dei cantieri, e che in alcuni dei ricoverati si sono riscontrati valori ematici sballati e diverse difficoltà respiratorie tanto da dover ricorrere ad aerosol e cortisonici. «Grazie alla sollecitazione decisa dei cittadini, la sindaco di Malo - ricorda Cristina Guarda - ha emesso una ordinanza, dopo un sopralluogo che evidenzia mancanze nel rispetto delle norme cantieristiche da parte del costruttore. Ora una delle rogge della zona è cosparsa di uno strato di acqua lattiginosa del cui contenuto chiediamo sia informata la popolazione e le autorità competenti. La competenza dell'ambiente è regionale e non è ipotizzabile pensare ancora di rimanere in questo clima di omertoso silenzio e sostanziale immobilità sui controlli preventivi che competono ad Arpav. Già cinque anni fa si sottovalutarono gli allarmi sui Pfas, non vorrei che sulla Pedemontana in questo specifico aspetto si ripetessero gli stessi errori».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino