Il vento torna a far paura: abbattute diverse piante

Vigili del fuoco al lavoro per liberare la strada da piante cadute causa vento (Foto archivio)
La ferita provocata dall’uragano del 28-29 ottobre è ancora aperta e, ieri, il vento è tornato a fare paura, soprattutto in un Agordino già duramente...

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La ferita provocata dall’uragano del 28-29 ottobre è ancora aperta e, ieri, il vento è tornato a fare paura, soprattutto in un Agordino già duramente provato.

Il vento ha soffiato forte soprattutto in quota, dove non sono mancate le chiamate ai vigili del fuoco per la caduta di diverse piante. Il primo allarme è arrivato proprio da Gosaldo Agordino verso le 10.30 del mattino.  Un albero è finito sopra i cavi volanti della Telecom rischiando di fare danni alla rete di comunicazioni. Fortunatamente la pianta non si è appoggiata completamente alla linea, restando in parte sorretta da altre ramaglie. Immediato l’arrivo dei vigili del fuoco volontari che hanno provveduto a mettere in sicurezza la linea e quindi a rimuovere la piante.
Come afferma il sindaco di Gosaldo, Giocondo Dalle Feste, il vento ha soffiato forte sia sabato sia ieri, riportando alla mente la fine di ottobre quando l’Agordino ha pagato lo scotto più caro di un’ondata di maltempo paragonata all’alluvione del 1966 per quantità d’acqua caduta, ma ancor più devastante sotto il profilo del vento che ha abbattuto migliaia di alberi, radendo al suolo boschi interi. 
Qualche pezzo di grondaia e qualche recinzione è volata anche ad Agordo, ma senza provocare danni.
Nel pomeriggio, altre chiamate sono arrivate da Pedavena, precisamente dalla località Le Buse, nel tratto di strada che da Col Melon porta agli impianti da sci.
Tre piante sono finite sulla strada, spezzate sempre dalle forti raffiche di vento. Fortunatamente non hanno colpito auto in transito, visto che ieri la gente sulle piste non è mancata. L’intervento è stato fatto dai vigli del fuoco del distaccamento di Feltre che hanno provveduto al taglio, alla rimozione e quindi alla messa in sicurezza della strada.
Le piante cadute, in ogni caso, sarebbero state quelle già provate dalla precedente sferzata. Insomma, più la paura che la reale forza del vento che, comunque, continuerà ad essere protagonista anche nei prossimi giorni con raffiche di Foehn a fondovalle.
PREVISIONE ARPAV

Una condizione meteo dovuta, spiega l’Arpav, alle forti correnti settentrionali in quota sulle Alpi orientali. Fra stasera e martedì mattina tali correnti aumenteranno leggermente, con un temporaneo afflusso di aria più mite da martedì. Da mercoledì, invece, arriveranno correnti fredde da Nord. Sulle Dolomiti sono previsti anche burrasche di neve in quota e localmente anche a fondovalle. I venti saranno forti in quota toccando anche gli 80 chilometri orari sui 3mila metri di quota. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino