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TREVISO - È tornato ieri in aula Davide Gabrieli, il 59enne ex dirigente dell'istituto comprensivo di Villorba e Povegliano accusato di peculato per aver fatto sparire 250mila euro tra il 2005 e il 2011. Denaro che le scuole avrebbero dovuto ricevere dai Comuni di Villorba e Povegliano per attività e servizi svolti da cooperative e imprese ma che, secondo l'accusa, Gabrieli sarebbe riuscito a prelevare in contanti e a intascare con un complesso lavoro di modifica dei mandati di pagamento e delle reversali. Accuse pesanti, specie a fronte del caso che già aveva visto alla sbarra il 59enne per aver sottratto a quello stesso istituto altri 197mila euro.
Ieri sono stati ascoltati i legali rappresentanti di una cartoleria e del Centro Biblioteche Lovat, fornitori di quei servizi, che hanno affermato di non vantare crediti con l'istituto.
Tuttavia secondo il suo avvocato Massimo Benozzati, vi è un inghippo logico: «Gabrieli avrebbe intascato i soldi, che quindi da qualche parte dovrebbero mancare. Però le società e le coop che hanno fornito i servizi sono state tutte pagate. L'accusa si basa sulle discrepanze tra le cifre, però i Comuni pagavano previo rendiconto della scuola, dunque quando i servizi erano stati erogati. Se perciò la scuola ha beneficiato dei servizi e chi li ha resi è stato pagato, questi soldi a chi mancherebbero? ». Nelle prossime udienze il legale chiamerà a testimoniare proprio i Comuni di Villorba e Povegliano. Si torna in aula il 15 marzo 2022. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino