Multati pastori con le pecore, scintille in municipio: «Transumanza da tutelare, ma poi volano le sanzioni»

Pastore con le sue pecore "invade" la ss 47 Valsugana a San Giorgio in Bosco
SAN GIORGIO IN BOSCO - «Quand'ero sindaco, nessuna multa. L'ordinanza che vieta il transito di pecore l'ha fatta Bobo Miatello nel 2013: prima di allora non...

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SAN GIORGIO IN BOSCO - «Quand'ero sindaco, nessuna multa. L'ordinanza che vieta il transito di pecore l'ha fatta Bobo Miatello nel 2013: prima di allora non ci sono mai stati problemi»: una decina di giorni dopo la sanzione comminata ai pastori impegnati nella transumanza delle greggi, l'ex primo cittadino Leopoldo Marcologo si toglie qualche sassolino dalla scarpa.

IL PRECEDENTE
«Per trovare contrasti di questo tipo spiega bisogna risalire all'800 quando in tempo di carestia i contadini erano gelosi di ogni filo d'erba e ritenevano i pastori invasori. Il sindaco Nicola Pettenuzzo si trincera dietro ai risvolti sanitari, ma su questo vigila l'Asl alla quale i pastori fanno richiesta di passare accettando le regole. I capi sono tutti vaccinati. Perché dunque ostacolarli? È ipocrita dire che le greggi sono riconosciute patrimonio dell'umanità e poi multarle». L'ex sindaco Marcolongo è uno strenuo sostenitore dell'antica tradizione agreste: «Ho cercato i dati sanitari sulle zecche perché molti sono convinti che le pecore diffondano le lendini, ma l'Istituto di Sanità precisa che la causa è legata all'erba alta e ai campi incolti, non fa cenno alle pecore. In realtà è un problema atavico, culturale e psicologico. Il presidente Zaia sui social posta immagini di sè con un pastore e scrive che la transumanza è da rispettare. Poi, però, i sindaci non fanno passare le pecore e multano i pastori».

LA CONFERMA


L'amministrazione sangiorgese, tuttavia, non demorde e da tempo è per la linea dura, come pure il distretto di polizia locale Pd1. «Marcolongo è di origine montanara e continua a dire che vogliamo le pecore solo nel presepe - sbotta l'ex sindaco Bobo Miatello - quando emanai la mia prima ordinanza nel 2013 passavano circa 10mila pecore all'anno a San Giorgio, lasciando sporco il territorio con conseguenze anche rischiose. In via Bolzonella, una sera d'inverno, il guano ghiacciato causò l'uscita di strada di tre auto e i contadini sono risoluti nel non consentire l'entrata nei loro poderi. Anche il Magistrato alle Acque vieta il passaggio di greggi sugli argini dei fiumi per evitare che brucando l'erba causino smottamenti. La mia ordinanza si ispira a una legge che obbliga i pastori a comunicare che le pecore sono sane, a fornire al sindaco il percorso, le proprietà dove sosteranno e i giorni precisi di passaggio. Più volte sono stato in Regione a chiedere i corridoi verdi che però prevedono anche il riconoscimento economico in caso di danno eventuale agli agricoltori. Molti altri sindaci sono andati poi a ruota sulla mia ordinanza».

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Il Gazzettino