Padova. Pe Pen torna a vivere tra piatti della tradizione veneta e carne alla brace. Pagin: «L'ho fatto per la città»

Inaugurato il ristorante, la precedente gestione dopo anni era fallita

Pe Pen
PADOVA - Affollato taglio del nastro per il PePen di Piazza Cavour. Ieri sera ha riaperto i battenti il ristorante protagonista della vita notturna padovana fin dagli anni...

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PADOVA - Affollato taglio del nastro per il PePen di Piazza Cavour. Ieri sera ha riaperto i battenti il ristorante protagonista della vita notturna padovana fin dagli anni Ottanta. L'imprenditore Daniele Pagin, proprietario anche della vicina enoteca Santa Lucia, ha inaugurato il locale insieme al sindaco Sergio Giordani, il primo cittadino di Campodarsego Valter Gallo, l'assessore al commercio Antonio Bressa e il presidente vicario della Provincia Vincenzo Gottardo.

I ricordi

«In questo posto ho tanti cari ricordi di famiglia e ci ho passato tante serate in compagnia, era nel mio cuore, ma l'ho fatto anche per la città - ha dichiarato il titolare, che ha digitato la combinazione che apriva la porta ed è entrato per primo - L'ho comprato all'asta per 310mila euro, ma l'investimento totale è ben superiore. La ristrutturazione è avvenuta senza alcun risparmio: la cucina è stata ampliata ed c'è una parte a vista, i bagni sono stati portati su, ci sono ottanta coperti dentro più quelli esterni in promiscuità con l'enoteca a fianco. Sarà solo un ristorante, proporremo i piatti della tradizione veneta e la carne alla brace».
«Ho passato qui tanti momenti piacevoli con la squadra e non solo - ha aggiunto Giordani, che è stato patron del Padova in serie A - É un importante ritrovo che dà ancora più luce a questa zona del centro dove transitano sempre più turisti».

Gli interni

Il disegno del locale, dove dominano legno e pietra, è dell'architetto Nicola Fabris e i lavori sono stati seguiti da Gianluca La Morte, artefice anche della nuova Mafaldina. «Abbiamo cambiato tutto tenendo solo tre colonne e la scritta storica sulla parete della sala interna. Abbiamo dovuto rifare i muri perché non si trovavano mattoni dell'epoca, il pavimento è in sabbia del Brenta a testimonianza de legame con il territorio, l'illuminazione è a led di alta gamma; sotto abbiamo ricavato un magazzino e gli spogliatoi». Lo staff coordinato da Pippo Bego è di 12 persone tra cui tra chef e un maitre. Alla festa hanno partecipato volti noti del pallone nostrano tra cui Trevor Trevisan, Ivone De Franceschi e Lele Pellizzaro, il presidente del Calcio Padova Francesco Peghin e l'amministratore delegato Alessandra Bianchi; presenti anche personaggi delle notti padovane come Massimo Cavallini, Andrea Massaggia, Mauro Happy. 

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Il Gazzettino