"Furbetti" delle pause pranzo, licenziati 4 forestali della Regione, sanzioni per altri 3

Un mezzo della Forestale del Fvg
PORDENONE - L’inchiesta della Procura di Pordenone sulle presunte pause pranzo “retribuite” contestate a 7 guardie forestali delle stazioni di Maniago e Pinzano...

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PORDENONE - L’inchiesta della Procura di Pordenone sulle presunte pause pranzo “retribuite” contestate a 7 guardie forestali delle stazioni di Maniago e Pinzano ha avuto conseguenze pesantissime dal punto di vista disciplinare. Quattro dei cinque dipendenti regionali sono stati licenziati. In un unico caso è stata applicata una sospensione della durata di tre mesi dal servizio.

Potrà riprendere servizio a marzo soltanto il coordinatore della stazione di Maniago, l’ispettore Sandro Toffolutti, 58 anni, di Pinzano. Hanno invece perso il lavoro gli ispettori Alessandro Di Daniel (61) di Maniago, Franco Mazzoli (64) di Frisanco (che nel frattempo è andato in pensione), Mario Osti (61) di Maniago e il maresciallo Vittorino Marcolina (57) di Frisanco. Non sono state ancora prese decisioni per le posizioni dell’ispettore maniaghese Armando Rosa Gastaldo (62) e del maresciallo Barbara Levis (47) di Pozzuolo del Friuli, in servizio a Udine.

Truffa aggravata ai danni della Regione Fvg e falso ideologico sono le ipotesi di reato che sta sondando il procuratore Raffaele Tito. Per i soli Rosa Gastaldo e Osti gli accertamenti riguardano anche l’ipotesi di peculato, in relazione ad auto di servizi utilizzate per scopi personali.

L’OMBRA DELL’ASSENTEISMO
Le indagini sono state affidate ai carabinieri di Maniago, dopo che la Questura, nell’ambito di un altro procedimento, aveva segnalato che un forestale durante il servizio di lavoro, tra le 8 e le 14, avrebbe svolto in diverse occasioni l’attività del norcino in alcune famiglie della zona. I movimenti delle auto di servizio del Corpo forestale erano stati a lungo monitorati con Gps, mentre davanti a due abitazioni erano state collocate delle telecamere. Una terza e una quarta telecamera erano state installate in corrispondenza della macchinetta usata per timbrare i cartellini nelle stazioni di Maniago e Pinzano (nella frazione di Ampiano) per capire se durante la pausa pranzo veniva segnalata l’interruzione della prestazione di lavoro.

LA DIFESA
A difendere i 5 forestali puniti dalla Commissione disciplinare è l’avvocato Antonio Malattia, che sta valutando se impugnare le sanzioni davanti al giudice del lavoro. «Si tratta di un provvedimento ingiustificato - commenta - Se anche le accuse fossero fondate, sarebbe sproporzionato, proprio in considerazione del fatto che a fronte di omesse timbrature hanno lavorato gratuitamente per la Regione, che ora si priva di professionisti importanti». Malattia in sede disciplinare ha prodotto molta documentazione, relativa anche ad altre stazioni, per provare che timbrare il cartellino diventa impossibile se un forestale è sul territorio per ragioni di servizio.

«Barcis, ad esempio, tra gennaio e settembre 2021, su 241 servizi con preventivate pause pranzo, non ne ha segnata una - afferma - Stesso cosa Polcenigo: 213 servizi e zero ore nonostante fossero state programmate le pause pranzo. E ancora Claut: 223 servizi tra gennaio e novembre e 7 pause pranzo». Maniago, dove Toffolutti è stato sospeso, su 200 servizi aveva segnato 57 pause.

LE CONTESTAZIONI
A Toffolutti si contestavano 7,15 ore. Ne ha giustificate 6 (errore di registrazione) a fronte di 113 ore - come specifica Malattia - mai messe in conto alla Regione. Marcolina, su 38 ore contestate, ne ha accumulate 85 mai retribuite. Mazzoli, indagato per 12 ore, ne aveva fatte 72 in più. A Di Daniel, che ha accumulato 150 ore senza compenso, si impuntano 13 ore non giustificate.

L’unico in credito sarebbe Osti: 88 ore contestate su 70 di straordinari non retribuiti.

 

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Il Gazzettino