Paura in tangenziale: «Io, inseguito dalla banda dello specchietto»

Paura in tangenziale: «Io, inseguito dalla banda dello specchietto»
MASERÀ - Momenti di paura domenica notte per un ragazzo di 27 anni di Maserà. Il giovane era alla guida della sua automobile in tangenziale a Padova,...

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MASERÀ - Momenti di paura domenica notte per un ragazzo di 27 anni di Maserà. Il giovane era alla guida della sua automobile in tangenziale a Padova, all'altezza dell'Ikea, quando è stato inseguito da una vecchia punto rossa che prima gli ha scagliato un sasso e poi ha cercato in tutti i modi di bloccarlo: con tutta probabilità si trattava di truffatori della banda dello specchietto.

Il giovane, dopo lo spavento, ha deciso di raccontare quello che gli è capitato sulla sua pagina Facebook per evitare che altre persone possano essere raggirate da questi malviventi. In poche ore il suo post ha raggiunto oltre 10mila visualizzazioni.

L'automobilista racconta: «Domenica sera, verso l'1.15, stavo tornando a casa, in tangenziale all'altezza dell'Ikea, davanti a me c'era una vecchia Punto di color rosso. Al mio arrivo si è accostata verso destra e quando l'ho sorpassata ho sentito un forte botto dovuto dal lancio di un  sasso, come ho visto dallo specchietto». Il ragazzo aveva sentito parlare di questa tecnica e ha capito al volo cosa stava succedendo: «La Punto ha iniziato a sfanalare con gli abbaglianti e ha messo le 4 frecce, si è affiancata e un tipo, apparentemente solo, mi faceva segno di fermarmi. Poi mi ha superato e rallentando, con freccia a destra, cercava a tutti i costi di farmi fermare, ma io ho tirato dritto. Dopo avermi seguito e intimato due-tre volte di fermarmi, accostandosi fino all'uscita 12 di Ponte san Nicolò, hanno mollato la presa e sono usciti. Uso il plurale perché sicuramente agiscono con due auto o comunque magari un secondo complice è nascosto dentro».


Il giovane spiega di voler far conoscere quanto successo per evitare che altre persone caschino nel tranello. La truffa dello specchietto è un classico piuttosto noto. I malviventi bloccano gli automobilisti sostenendo che, guidando in modo disattento o maldestro, hanno rotto lo specchietto della loro auto o ne hanno sfregiato la carrozzeria. Un danno lieve. E, allora, in nome di un patto fra gentiluomini, perché non chiudere la questione liquidando tutto e subito in contanti senza la necessità di andare per vie assicurative? Peccato che lo specchietto della presunta vittima è già rotto e pronto per l'automobilista di turno da raggirare. «Non bisogna farsi prendere dal panico e chiamare le forze dell'ordine - evidenzia il 27enne di Maserà - È importante però rispettare i limiti di velocità per non beccarsi l'autovelox. Anche perché, sennò, oltre il danno, la beffa».
M.Lucc. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino