«Mio padre mercenario in Congo, cerco mia madre e la mia gemella»

Patrizia Zambon e mercenari in Congo
Sulle tracce dei mercenari in Africa, Patrizia Zambon cerca la sua identità, la sua vera madre e la sorella gemella, forse ancora residenti a Trieste: lei, allevata dalla...

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Sulle tracce dei mercenari in Africa, Patrizia Zambon cerca la sua identità, la sua vera madre e la sorella gemella, forse ancora residenti a Trieste: lei, allevata dalla nonna paterna (una veneziana)  oggi ha 54 anni e vive a Budoia. Cercando notizie del fratello Italo, 23 anni più grande di lei, morto in Congo nel 1967 (quando lei aveva 5 anni) nella battaglia di Bukavu, ha scoperto che in verità era suo padre.


Più volte citato, Italo Zambon emerge come «il migliore dei volontari italiani»: ha combattuto nel battaglione Leopard, guidato dal belga Jean Schramme. «Il mercenario budoiese (citato come "il veneziano" per la residenza della madre) fu dilaniato da un colpo di carro». Di lui si parla nel libro "Mercenari gli italiani in Congo" (Mursia) ed è grazie a quelle pagine  che Patrizia è risalita ad alcuni commilitoni triestini di Italo e ha  avuto conferma che fosse in verità suo  padre. Quella che lei chiamava mamma era in realtà la nonna paterna.

«Dopo queste scoperte ho passato momenti di crisi - dice Patrizia - ma ora mi è tutto chiaro e sono tranquilla». Quello che insegue ancora è il volto della sua vera madre, una triestina che la lasciò alla nonna paterna appena nata nel marzo 1962, tenendo con sè la gemella, che potrebbe vivere ancora nel capoluogo giuliano. 

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Il Gazzettino