PORDENONE - Sulle tracce dei mercenari in Africa, Patrizia Zambon cerca la sua identità, la sua vera madre e la sorella gemella, forse ancora residenti a Trieste: lei...
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Più volte citato, Italo Zambon emerge come «il migliore dei volontari italiani»: ha combattuto nel battaglione Leopard, guidato dal belga Jean Schramme. «Il mercenario budoiese (spesso citato come veneziano per la residenza della madre) fu dilaniato da un colpo di carro». Di lui si parla nel libro "Mercenari gli italiani in Congo" (Mursia) ed è grazie a quelle pagine che Patrizia è risalita ad alcuni commilitoni triestini di Italo e ha avuto conferma che fosse il padre. Quella che lei chiamava mamma era in realtà la nonna paterna.
«Dopo queste scoperte ho passato momenti di crisi - spiega Patrizia - ma ora mi è tutto chiaro e sono tranquilla». Quello che insegue ancora è il volto della sua vera madre, una triestina che la lasciò alla nonna paterna appena nata nel marzo 1962, tenendo con sè la gemella, che potrebbe vivere ancora nel capoluogo giuliano.
Il Gazzettino