Un supporto psicologico ai compagni di Patrick, dopo la scomparsa del 18enne. Lo sta predisponendo il preside, Salvatore Russotto, all’Itis Segato, scuola frequentata il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
OGGI A SCUOLA
Patrick oggi non ci sarà, seduto al suo posto, nella classe quinta Elettronica. Un vuoto che i compagni dovranno affrontare. La notizia della scomparsa del ragazzo, che era stata diffusa sabato mattina, con un tam tam su Internet, aveva già raggiunto anche gli alunni del Segato. Non lo avevano visto all’assemblea per l’elezione dei rappresentati di istituto. Un appuntamento importante a cui Bogo non sarebbe mai mancato, tanto che nei giorni precedenti era andato anche a chiedere informazioni in segreteria. Solo nel pomeriggio, quando la scuola era ormai chiusa, si è spenta la speranza di rivedere Patrick. Non c’è stato il tempo di riflettere, pensare a come affrontare questo immenso dolore. «Cominceremo oggi a lavorare - spiega il preside Russotto - ho pensato anche al supporto psicologico per i compagni e stamane ho convocato i docenti di educazione salute per vedere come procedere. Parleremo anche delle iniziative di vicinanza alla famiglia».
L’INDAGINE
Ieri mattina i è svolta l’ispezione cadaverica sulla salma del 18enne, che è nella cella mortuaria di San Vito di Cadore. Confermata la morte per il politrauma da caduta. Oggi l’informativa della Finanza della Compagnia di Cortina verrà consegnata al pm di turno, che valuterà come procedere. I finanzieri procedono per incidente in montagna: nessuna responsabilità quindi, e a breve potrebbe arrivare il nulla osta alla sepoltura del ragazzo. In queste ore si moltiplicano i messaggi di cordoglio per papà, il geometra Michele Bogo, mamma Petra, il fratello Samuele, le zie Valentina e Chiara. E poi l’addio degli amici sui profili di Patrick: «Ci sei sempre stato per tutti. Non ci siamo stati per te, ti voglio bene». E su quella foto delle vette del Giau postata da Patrick che scriveva “Il cielo non è così alto. È qui sopra di me”, gli amici hanno risposto: «Avevi tanti sogni da realizzare, fai buon viaggio lassù». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino