Il patriarca Francesco Moraglia: se la politica sarà incurante, ucciderà Venezia

VENEZIA - Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, attacca la politica che ignora la città, le sue fragilità, il suo essere unica, e lo fa nel suo intervento...

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VENEZIA - Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, attacca la politica che ignora la città, le sue fragilità, il suo essere unica, e lo fa nel suo intervento prima del Concerto di Natale nella Basilica di San Marco.


Cosa ha detto il patriarca Moraglia prima del Concerto di Natale
«Qualora continuassero scelte e politiche incuranti della fragilità ed unicità di Venezia e del suo territorio, se ne decreterebbe la morte». Da quando si è verificata l'acqua alta eccezionale del 12 novembre scorso, che con una punta di 187 centimetri sul medio mare ha causato gravi danni anche ai marmi e ai mosaici della Basilica, Moraglia non ha mancato occasione per chiedere alle istituzioni nazionali e alla politica interventi concreti per la salvaguardia della città. «Non si tratta di cercare visibilità - ha aggiunto - ma, in occasione della grande festa cristiana del Natale, di lanciare un grido di dolore e, insieme, di speranza per Venezia. Guardiamo insieme il futuro - ha esortato il Patriarca -, perché Venezia è di tutti e il suo avvenire non deve trovarci divisi. In una comunità ci sono scelte fondamentali che vanno prese in modo condiviso e attuate in tempi certi, a prescindere dalla connotazione politica della forza che, di volta in volta, governa o è all'opposizione, a Roma o qui in città. Su questo ci deve essere l'impegno di tutti. Non di qualcuno, di tutti.


Venezia non può ridursi ad essere un maxi-supermercato
«Una città divisa, quando si tratta del suo destino, è una non-città. Venezia - ha concluso Moraglia - non può ridursi ad essere, nella migliore delle ipotesi, un museo a cielo aperto o, peggio, un maxi-supermercato. E non si tratta di due ipotesi così irreali». 
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Il Gazzettino