Pastori-sentinelle fanno le ronde contro il lupo per preservare la razza Alpago

Pastori sentinelle fanno le ronde contro il lupo
ALPAGO - Pastori di comunità, contro gli attacchi del lupo: la sperimentazione delle “ronde” di apposite sentinelle per le greggi partirà...

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ALPAGO - Pastori di comunità, contro gli attacchi del lupo: la sperimentazione delle “ronde” di apposite sentinelle per le greggi partirà dall’Alpago. L’iniziativa porta la firma di Coldiretti, verrà finanziata dalla Regione Veneto su un progetto presentato dall’Unione Montana Alpago. I tempi sono stretti per sperare di vedere la guardiania umana in azione nei “pascoli pagotti” prima dell’inverno, ma di certo per la prossima primavera ci si potrà contare. Per i piccoli allevatori della Conca potrebbe essere la svolta. «Tutto è nato dal considerare come la pecora e l’agnello dell’Alpago siano allevati per lo più da piccoli hobbisti con pochi capi – spiega Michele Nenz, referente per Coldiretti Belluno -, inoltre gli animali vengono divisi su tanti piccoli appezzamenti, funziona così questo tipo di allevamento, il che rende molto difficile poi la gestione del gregge». 



IL PROGETTO
Era il 30 giugno del 2020 quando l’idea è stata presentata per la prima volta nell’ambito di un confronto organizzato in Alpago con la Regione. In quell’occasione i tecnici arrivati da Venezia sollecitarono il territorio affinché avanzasse proposte, idee, soluzioni per la convivenza e Coldiretti, da parte sua, se ne uscì con il “pastore di comunità”. Sostanzialmente una figura da condividere tra più allevatori, uno o più uomini che possano essere il riferimento per chi alleva pecore e non può permettersi di pagare un guardiano. Le figure scelte verranno assunte dall’Unione Montana Alpago (è una delle ipotesi al vaglio) o da un’azienda agricola, saranno stipendiate con i fondi messi a disposizione dalla Regione e gireranno di pascolo in pascolo per sorvegliare il territorio, proteggere gli animali e mettere in atto tutto quanto è necessario ad evitare gli attacchi del lupo. Non saranno armati, però, questo non è assolutamente previsto. 

I PROBLEMI
«I piccoli allevatori con pochi capi non possono assumere una persona, non è sostenibile – spiega ancora Nenz -. Questi pastori lavorerebbero per più aziende e si occuperebbero di tenere sempre in ordine i recinti elettrificati, di spostarli, di manutenzionarli e di tagliare l’erba perché non tocchi i fili e non si scarichi così a terra la corrente. Le recinzioni quando sono ben sistemate funzionano come deterrente, ma basta poco perché risultino inefficaci: un capriolo che salta all’interno e ne abbatte un tratto, per esempio, è cosa frequente. Al momento, però, il progetto è fermo al palo perché stiamo cercando di capire chi è disposto ad assumere queste persone. Saranno uomini con esperienza in questo mestiere, naturalmente». Le aziende agricole più grandi, in Alpago, sono già dotate di personale per la sicurezza del gregge, ma anche per loro il contributo della Regione sarebbe utile perché permetterebbe di assumere una persona in più.

I FINANZIAMENTI
«Per il territorio questo progetto sarebbe davvero importante – commenta il consigliere comunale di Chies, Franz Zanne -, perché in questo momento ci sono persone che iniziano a tenere le pecore in stalla per la paura di lasciarle sole al pascolo. Al momento la frequenza delle predazioni è rallentata, ma con la fine dell’estate e l’arrivo dell’autunno ci attendiamo una recrudescenza, di nuovo. Nel progetto presentato chiediamo dai 15 ai 50mila euro, a seconda di quante stagioni di sorveglianza assicurare, con la quota più bassa possiamo pagare i pastori per una, intanto». 

LA CONVIVENZA

Tra le proposte di Coldiretti ci sarebbe anche l’organizzazione di corsi di formazione per gli allevatori, incentrati proprio sulla convivenza con il lupo, e la collaborazione con l’Università di Padova per attività di ricerca finalizzate a comprendere meglio i comportamenti del grande predatore e il suo rapporto con gli animali al pascolo. Per esempio, non è chiaro se i campanacci delle mucche allontanino i lupi o, piuttosto, siano per loro il segnale che nelle vicinanze ci sono prede. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino