Pasta Zara, fallimento scongiurato: via al piano ​di ristrutturazione e rilancio

Pasta Zara, fallimento scongiurato: via al piano di ristrutturazione e rilancio
TREVISO - Dopo i creditori, anche il Tribunale di Treviso dà il via libera al piano di ristrutturazione e rilancio di Pasta Zara. Il giudice delegato Antonello Fabbro ha...

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TREVISO - Dopo i creditori, anche il Tribunale di Treviso dà il via libera al piano di ristrutturazione e rilancio di Pasta Zara. Il giudice delegato Antonello Fabbro ha comunicato l'omologa del concordato in continuità aziendale per il gruppo di Riese Pio X, in provincia di Treviso, secondo produttore italiano e tra i maggiori esportatori internazionali di pasta, da tempo alle prese con una cospicua crisi finanziaria


Era l'ultimo passaggio mancante dell'iter autorizzativo, dopo che a settembre la proposta concordataria presentata dall'industria trevigiana aveva già ottenuto il sì di oltre il 70 per cento dei creditori. Scongiurato, dunque, il rischio di fallimento, lo storico pastificio, 250 addetti nella Marca, potrà ora accelerare sulla strada di un pieno recupero.

DUE ANNI DOPO
Il 3 maggio di due anni fa la società controllata dalla famiglia Bragagnolo aveva depositato richiesta di concordato preventivo. Il decreto di ammissione alla procedura, nel gennaio dell'anno scorso, aveva svelato il fardello sulle sue spalle: un debito complessivo di poco inferiore ai 300 milioni di euro, di cui circa 101 nei confronti di creditori privilegiati, in primis i dipendenti, e 194 verso i chirografari. A tutti loro, a seconda delle varie classi, andrà un ristoro dal 33 al 100 per cento delle somme dovute. 

Nel frattempo, l'attività è proseguita, mentre, con il coordinamento dei tre commissari Lorenza Danzo, Marco Parpinel e Danilo Porrazzo, è stato messo a punto e avviato il programma per risistemare i conti. Punti chiave: taglio dei costi, razionalizzazione delle produzioni e la cessione dello stabilimento di Muggia a Barilla per 118 milioni di euro (oltre al quartier generale di Riese, il gruppo conta anche un sito produttivo a Rovato, in provincia di Brescia).

LA RIPRESA
Proprio questa operazione può ora essere portata a compimento in seguito all'ok del giudice. I primi risultati si vedono: Pasta Zara sta effettuando alcune assunzioni ed è tornata a chiedere straordinari nei weekend. «È una notizia che aspettavamo e che ci permette di guardare con grande fiducia al futuro. Il via libera definitivo conferma la bontà del piano industriale», commenta l'omologa il presidente Furio Bragagnolo, ringraziando i lavoratori che «in questi mesi hanno continuato a credere nel progetto e a chi, penso ai fornitori, ha continuato a sostenerci». 
Pasta Zara, nel percorso di ristrutturazione, è stata affiancata dall'advisor finanziario Deloitte, dallo studio di comunicazione The Skill, dallo Studio legale Chiomenti e da 3XCapital, oltre ad aver beneficiato di professionalità appositamente inserite nel cda, come Nicola Cecconato (presidente di Ascopiave). 

I LAVORATORI

Soddisfatti anche i sindacati: «Superato un momento molto difficile grazie alla collaborazione di tutte le parti interessate nota Michele Gervasutti, segretario della Uila Uil Treviso Belluno -, si apre una fase importante. Rispetto alla situazione di due anni fa, il risultato raggiunto è positivo. Ora bisogna monitorare gli sviluppi futuri, perché il pastificio, pur restando con due stabilimenti, dovrà riuscire a camminare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino