Passeur in fuga si schianta, ferita anche una donna incinta: due arresti

Passeur in fuga si schianta, ferita anche una donna incinta: due arresti
TRIESTE - Favoreggiamento pluriaggravato dell'immigrazione clandestina. Questo il reato commesso da due cittadini albanesi di 30 e 27 anni, entrambi residenti nel capoluogo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TRIESTE - Favoreggiamento pluriaggravato dell'immigrazione clandestina. Questo il reato commesso da due cittadini albanesi di 30 e 27 anni, entrambi residenti nel capoluogo giuliano. Sono stati arrestati questa mattina dagli agenti della Polizia di Frontiera: l’indagine trae origine da un episodio avvenuto a Basovizza il 13 maggio scorso, evento che ha portato all’arresto di un passeur kosovaro di 23 anni, anche lui domiciliato a Trieste.  Il kosovaro, entrato dalla Slovenia insieme a quattro connazionali irregolari, era incappato in un posto di controllo della Polizia di Frontiera e, vistosi intimare l’alt, aveva in un primo momento aveva rallentato, per poi accelerare e allontanarsi. Lanciato a tutta velocità aveva poi finito per schiantarsi contro una casa in via Gruden nel centro abitato di Basovizza, cagionando lesioni agli occupanti del veicolo, tra cui una donna al quarto mese di gravidanza.


Anche se ferito, il passeur kosovaro aveva poi abbandonato il veicolo e tentato la fuga, ma è stato bloccato e arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e denunciato anche per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni stradali gravi. Le indagini, coordinate dal Pm Antonio Miggiani della Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste, hanno avuto una svolta decisiva negli ultimi giorni, dimostrando il coinvolgimento nell’episodio di Basovizza anche dei due albanesi arrestati oggi, i quali,  avevano effettuato un servizio di "staffetta" - procedendo in avanscoperta con un’altra autovettura - finalizzato ad eludere eventuali controlli da parte della Polizia e quindi a rendere più agevole al passeur kosovaro l’attraversamento della fascia confinaria con i quattro migranti irregolari. Da qui la decisione degli organi inquirenti di richiedere al Gip del Tribunale di Trieste l’emissione di un provvedimento restrittivo nei confronti dei due albanesi ed il conseguente arresto.
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino