Pass disabili falsificati, madre e figlio smascherati dalle telecamere

CHIOGGIA Tre denunce per l’utilizzo dei pass dei disabili
CHIOGGIA - Una mamma difende sempre il figlio ma, forse, in questo caso, era il figlio che doveva consigliare alla madre di starsene in disparte. Invece la bravata di falsificare...

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CHIOGGIA - Una mamma difende sempre il figlio ma, forse, in questo caso, era il figlio che doveva consigliare alla madre di starsene in disparte. Invece la bravata di falsificare un pass per disabili è costata una denuncia a entrambi: a lui per il falso, a lei per favoreggiamento, avendo confermato le bugie del figlio che, in qualche modo, cercava di giustificarsi.


Tutto è nato dal controllo, eseguito dalla polizia locale, qualche giorno fa, di un’automobile parcheggiata di fronte al municipio, quindi in zona a traffico limitato, con il suo bel contrassegno per l’handicap in mostra. Peccato che fosse solo una fotocopia a colori. Identificato il trentenne, residente a Chioggia, proprietario dell’auto, gli è stato chiesto di giustificare la cosa e lui ha risposto invocando una sorta di causa di forza maggiore: la notte prima, a tarda ora, aveva portato al pronto soccorso la nonna (che è l’intestataria del pass), aveva dimenticato il documento da qualche parte e rientrando a casa, stremato dalla nottata, aveva lasciato l’auto in sosta con quella fotocopia. La madre, 52enne e convivente con il figlio, aveva confermato tutto. Una giustificazione che, però, purtroppo per i due, non “copriva” il reato di falsificazione del permesso, al massimo poteva servire per giustificare la sosta in zona vietata. Ma tale giustificazione era, comunque una bugia: non solo la nonna, residente a Sottomarina, non aveva, evidentemente, bisogno del pass per essere accompagnata al pronto soccorso, ma quella notte non c’era proprio andata, come gli agenti hanno potuto verificare dai registri degli accessi dello stesso Pronto soccorso. Inoltre le telecamere di videosorveglianza del centro storico avevano registrato il pomeriggio (non la notte) precedente, l’ingresso dell’auto in centro storico, da cui non era più uscita, fino al momento del controllo. Di qui le due denunce penali nei confronti di madre e figlio, oltre al verbale per l’accesso non autorizzato in zona a traffico limitato. 


SOTTOMARINA


Anche una quarantenne di Sottomarina è stata denunciata, in questi giorni, per aver esposto un pass falso. Anche in questo caso si trattava di una fotocopia a colori che, per di più, riportava una data di scadenza alterata. Il pass originale, infatti, era intestato al figlio minorenne della donna ma era scaduto tre anni fa. Si trattava, quindi, di un permesso che avrebbe potuto essere in regola, ma che non era stato rinnovato secondo la procedura. In tre anni il tempo per rinnovarlo poteva, probabilmente, essere trovato ma il motivo per cui ciò non è avvenuto non è stato spiegato: forse problemi familiari, forse disattenzione o, forse, sottovalutazione delle conseguenze. La polizia locale non ha potuto far altro che applicare la legge e alla donna toccherà cercare di trovare comprensione per la sue ragioni davanti al giudice. 
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Il Gazzettino