Ci sono quattro persone venete fra gli estremisti di destra che questa mattina, 28 novembre, si sono visti piombare in casa gli uomini della Digos per una perquisizione. Volevano...
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CHI SONO I VENETI
La 50enne "Sergente maggiore di Hitler"
Un veronese, una coppia vicentina e una mamma del Cittadellese. Quest'ultima, in particolare, era un punto di riferimento nazionale per i componenti del gruppo, attiva anche nel reclutamento di nuovi adepti in Veneto. La donna, madre di un bambino piccolo, è stata denunciata per terrorismo e apologia del Fascismo. Era lei ai vertici del gruppo. Si tratta di una 50enne impiegata e incensurata, che faceva parte del direttivo nazionale dell'autonominato "Partito Nazionalsocialista Italiano dei lavoratori". La donna si faceva chiamare "Sergente maggiore di Hitler" e aveva il compito di reclutamento e diffusione di ideologie xenofobe. In casa sua gli investigatori hanno trovato materiale per la propaganda, striscioni con svastiche e altri loghi antisemiti, bandiere naziste. La donna aveva partecipato a manifestazioni di Forza Nuova anche in Veneto.
I coniugi residenti a Vicenza
Vi sono anche due coniugi originari della Sicilia ma residenti a Vicenza, l'uomo ha 42 anni, la moglie 40.
La veronese con il documento programmatico
È una donna di 55 anni di Caldiero (Verona), la veronese coinvolta nelle perquisizioni della Digos. La Digos veronese ha sequestrato nella casa della donna, sposata (il marito è estraneo all'indagine) e militante di Forza Nuova, una copiosa documentazione tra scritti, materiale informatico, cimeli riferiti al nazionalsocialismo, bandiere con la croce uncinata, decine di libri legati al periodo nazista. Trovata dai poliziotti anche un modulo d'adesione (in bianco) d'iscrizione al Nsab, il «Partito Nazionalsocialista Italiano dei Lavoratori» che ha sede in provincia di Milano e il documento programmatico in 25 punti.
Il Gazzettino