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PADOVA - Dopo Pro Patria, Novara e Arzignano, con l'Albinoleffe Vincenzo Torrente festeggia il quarto successo in trasferta, il terzo consecutivo, nell'occasione più che meritato, ma che la squadra ha rischiato di compromettere clamorosamente sul filo di lana. «Non si deve mai abbassare la guardia - replica immediatamente il tecnico - perché appena perdiamo la concentrazione poi si può pagare, come è successo nel finale, rischiando sulla punizione finale. È stata però un'ottima partita, soprattutto nel secondo tempo, da parte dei ragazzi a cui vanno i complimenti. Volevamo questa vittoria ed è arrivata con una bella prestazione». In campo si è vista una maggiore determinazione alla conquista dei tre punti. «Lo predico da mesi, soprattutto in casa in cui c'è meno personalità e si fa un po' più di fatica. In trasferta invece giochiamo più sereni e tranquilli, ma la risposta è quella che volevo anche da parte di chi è subentrato che ha avuto l'atteggiamento e lo spirito giusto». Subito dal tecnico una nota sull'esordio del giovanissimo difensore Giovanni Leoni, nato il 21 dicembre del 2006: «Si allena con noi da mesi, è poco più che quindicenne e tremava tutto, ma sono contento di averlo fatto esordire perché è un ragazzo interessante. Un premio per quanto ha fatto con noi».
In difesa, del resto, i giocatori sono contati e comportano scelte obbligate.
Tornando alla partita, è apparso a tutti molto dubbio il rigore del pareggio. «Da quando ho iniziato a parlare degli arbitri ho preso un'ammonizione a partita, ora sono alla quarta e quindi è meglio lasciare i commenti agli altri, fermo restando che mi sembra un'esagerazione dato che non ho offeso il direttore di gara». Questa rabbia, però, è stata poi canalizzata nel modo giusto. «Quando siamo rientrati negli spogliatoi all'intervallo sentivo i ragazzi dire che questa partita andava vinta per cui ero tranquillo e non andavano motivati. Ora continuiamo a lavorare e ottenere sempre il massimo, sperando di esprimerci in casa come fuori, anche se all'Euganeo in un paio di gare meritavamo di vincere. Speriamo poi in qualche rientro per fare respirare Belli che, come Valentini, è un vero esempio di professionalità».
Mastica amaro l'ex Claudio Foscarini, ancora a secco di punti con i bergamaschi. «Dispiace per questa sconfitta - commenta l'allenatore - che, come tante altre, ci ha visto perdere facendo la prestazione con generosità. Abbiamo cercato fino in fondo un risultato positivo e, pur essendo brutto attaccarsi agli episodi, penso che dopo un quarto d'ora ci fosse un'espulsione di Vasic per il suo intervento a gamba tesa. Magari le cose non sarebbero cambiate, ma visto che siamo piccoli e brutti, sarebbe giusto darci almeno quello che ci spetta».
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