Associazione partigiani esclusa dalle celebrazioni del 2 giugno, è polemica

Una celebrazione a Martellago con l'Anpi e il sindaco Saccarola
VENEZIA - «È incomprensibile e desta rammarico e stupore la comunicazione del prefetto di Venezia con la quale si vieta ai comuni dell’area metropolitana di...

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VENEZIA - «È incomprensibile e desta rammarico e stupore la comunicazione del prefetto di Venezia con la quale si vieta ai comuni dell’area metropolitana di fare intervenire alle celebrazioni del 2 giugno una rappresentanza dell’Associazione nazionale partigiani (Anpi), come pure delle associazioni combattentistiche».

A denunciarlo sono il segretario regionale e quello metropolitano di Articolo Uno, Gabriele Scaramuzza e Gianluca Trabucco, i quali rilevano come, in occasione del 25 aprile, in ben più grave emergenza sanitaria, si consentì all’Anpi di essere presente per la celebrazione della liberazione.
«La decisione è incomprensibile anche perché è grazie all’impegno dei partigiani e dei resistenti che è nata quella Repubblica il cui Stato il prefetto rappresenta - proseguono Scaramuzza e Trabucco - Ci rivolgiamo pertanto al Ministro dell’Interno, perché questa assurda limitazione venga rimossa nelle prossime ore».
DISPOSIZIONE MINISTERIALE Dalla Prefettura fanno sapere che non si tratta di una decisione presa a Venezia, ma di una disposizione ministeriale valida per tutta l’Italia: niente picchetto, niente associazioni combattentistiche e niente Anpi: «Il Prefetto non può derogare»
Anche a Martellago non mancano polemiche e tensioni tra il sindaco Saccarola e il presidente della sezione di Martellago dei Partigiani, Cosimo Moretti. Il quale, in una mail a tutti i soci e anche agli amministratori, dopo aver ricordato l’importanza del 2 giugno 1946, del passaggio dalla monarchia alla Repubblica e del diritto di voto alle donne, ha annunciato che “l’Anpi sarà presente assieme all’Amministrazione comunale davanti al monumento ai caduti di Olmo” dove, da tradizione, si tiene la cerimonia. 
L’AVVERTIMENTO DEL SINDACO Un annuncio accolto con sorpresa dal sindaco perché, spiega Saccarola, “la circolare del Prefetto è chiara: si raccomanda, per ragioni legate alla pandemia, che le celebrazioni avvengano in forma ristretta, con l’alzabandiera alla presenza dell’autorità di governo locale e la partecipazione limitata ai rappresentanti delle forze di polizia, senza, si specifica, le associazioni partigiane e combattentistiche”. 

Saccarola avverte. “Se Moretti vuole partecipare è libero di farlo, ma come privato cittadino: sia chiaro che l’Amministrazione non ha invitato l’Anpi così come le altre associazioni”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino