Padova. Negozio sporco, niente scontrini e pregiudicati come clienti: stangata per la parrucchiera e il barbiere

Padova. Negozio sporco, niente scontrini e pregiudicati come clienti: stangata per la parrucchiera e il barbiere
PADOVA - Pregiudicati come clienti, niente scontrini, sporcizia e regole igieniche ignorate. Insomma, in quel salone da parrucchiera e in quello da barbiere, i poliziotti ci hanno...

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PADOVA - Pregiudicati come clienti, niente scontrini, sporcizia e regole igieniche ignorate. Insomma, in quel salone da parrucchiera e in quello da barbiere, i poliziotti ci hanno trovato di tutto e così è scattata una maximulta per i titolari stranieri: un nigeriano e un magrebino. la polizia ha intensificato i suoi controlli amministrativi, coinvolgendo un'ampia squadra composta da personale della Polizia Locale, della Guardia di Finanza, dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro e del Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza degli ambiti di lavoro.

I due locali presi di mira non hanno retto all'occhio vigile delle autorità. La prima tappa è stata un salone di parrucchieri sito in via Jacopo d'Avanzo, gestito da un 53enne di origini nigeriane. Non appena la Squadra Amministrativa e la Polizia Locale hanno varcato la soglia, è emersa l'assenza del titolare e del responsabile tecnico designato, scatenando una sanzione amministrativa pecuniaria di 1.660 euro.


Il controllo ha presto assunto i toni di un'indagine più approfondita con l'identificazione di tre individui stranieri, tutti con precedenti penali e di polizia. Parallelamente, la Guardia di Finanza ha scoperto la mancata installazione del registratore di cassa, reato per cui è prevista una multa di 4.000 euro, e la mancata emissione di quattro scontrini fiscali, comportante una sanzione di 500 euro per ciascun scontrino non emesso. Nel frattempo, il Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza ha segnalato gravi carenze igienico-sanitarie, prescrivendo una pulizia straordinaria.


La seconda destinazione è stata una barberia in via Donghi, gestita da un 38enne di origini marocchine. Ancora una volta, l'assenza del titolare e del responsabile tecnico designato ha determinato una sanzione amministrativa pecuniaria di 1.660 euro.


Ulteriori irregolarità sono emerse durante il controllo: un lavoratore senza l'abbigliamento adeguato è stato multato di 250 euro. Mentre l'Ispettorato Territoriale del Lavoro verificherà la posizione lavorativa dei dipendenti e i metodi di pagamento dello stipendio, il Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza effettuerà accertamenti sulla procedura del lavaggio degli asciugamani.

M.L.

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Il Gazzettino