Raid in sacrestia, parroco minacciato e derubato di 1600 euro di offerte dei fedeli

La chiesa di Santa Rita
MESTRE (VENEZIA) - Non lo mollava più. Chiedeva soldi, soldi, soldi. Più di quei 5-10 euro che l’anziano sacerdote gli aveva dato come aveva già...

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MESTRE (VENEZIA) - Non lo mollava più. Chiedeva soldi, soldi, soldi. Più di quei 5-10 euro che l’anziano sacerdote gli aveva dato come aveva già fatto nelle settimane prima. E, solo in chiesa con davanti quell’uomo sui 40-45 anni che continuava a minacciarlo in sacrestia, il prete è riuscito per qualche minuto a recarsi in un’altra stanza salvo poi dover rientrare in quanto lo ha sentito armeggiare con la cassaforte della parrocchia. Una cassaforte che il falso mendicante è riuscito ad aprire portando via una cassetta nella quale erano contenute tutte le offerte raccolte nel mese di gennaio: 1.600 euro spariti in un attimo.


UN VOLTO CONOSCIUTO
Don Franco Gomiero non poteva fare altro. Ottantenne e minuto rispetto a quell’uomo che aveva la metà dei suoi anni, di nazionalità marocchina, che aveva già visto nei giorni precedenti sempre in cerca di ottenere qualche euro, ha cercato in tutti i modi di convincerlo a lasciare giù la refurtiva prima di vederlo fuggire fuori dalla chiesa di Santa Rita, a due passi dal parco del Piraghetto, e quindi sempre, in qualche modo nel martoriato “rione Piave”. «Era già passato un paio di volte nelle settimane precedenti - racconta don Franco, ancora provato per l’episodio -. L’altro giorno si è presentato alle 17.45 suonandomi alla porta di casa, ma ero solo e non mi sono fidato di aprirgli. Alle 18.30, però, dovevo scendere per chiudere la chiesa, e me lo sono ritrovato lì davanti che mi aspettava. E la chiesa era vuota». La chiesa di Santa Rita fa parte della “collaborazione pastorale” della parrocchia di via Piave, retta da don Marco Scaggiante. Don Franco Gomiero contribuisce dunque alla gestione della chiesa della zona del Piraghetto. 

IL RACCONTO 

«Era minaccioso ed avevo paura che mi aggredisse. Ho provato a dirgli che ero pronto a chiamare i carabinieri, ma era inutile. Voleva 10, 20 euro... Non si accontentava e non voleva andare via, impedendomi di chiudere la chiesa. Mi ha seguito fino in sacrestia, non riuscivo proprio a mandarlo fuori» prosegue l’anziano sacerdote che, a quel punto, riesce per qualche minuto ad uscire dalla stanza col cuore in gola. Rimasto solo, probabilmente dopo aver scoperto il posto dove erano nascoste le chiavi della cassaforte nelle “visite” delle settimane precedenti, il marocchino ha aperto il forziere e si è impossessato della scatola contenente il denaro delle offerte. «Ho sentito i rumori ed ho intuito cosa stava facendo - continua don Franco Gomiero -, ma quando sono rientrato aveva già richiuso la cassaforte. L’ho rimproverato, gli ho detto che l’avrei denunciato, ma lui a quel punto se ne è andato via». Finalmente solo, il sacerdote ha controllato la cassaforte: «Mi sembrava tutto a posto: c’erano i calici, gli oggetti sacri ed aveva anche lasciato un cestino in cui c’erano 20-25 euro. La brutta sorpresa l’abbiamo scoperta il giorno dopo, quando mi è stata riportata in chiesa quella cassetta delle offerte, trovata aperta da un nostro parrocchiano in un’aiuola di via Miranese». Con i 1.600 euro volatilizzati. A quel punto, assieme al parroco don Marco Scaggiante, è stata presentata la denuncia contro il falso mendicante alla vicina caserma dei carabinieri di via Miranese. Don Marco ha reso pubblico l’episodio sul foglio parrocchiale “Il Notiziario” e, soprattutto, ha fatto installare subito delle telecamere anche nella chiesa di San Rita, come negli anni scorsi era stato fatto anche in quella di S. Maria di Lourdes, in via Piave, in seguito ai ripetuti furti dalle cassette delle offerte. Ma stavolta è andata ben diversamente. «Ho avuto paura. Paura», ripete don Franco. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino