Dal 15 novembre park Prandina a pagamento: 1.40 all'ora

L'ingresso deI park Prandina
PADOVA - La Prandina diventa a pagamento dopo tre anni di parcheggi gratis. Si comincia il 15 di novembre. Orario dalle 8 alle 20, con tariffa di 1.40 euro l’ora. Il...

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PADOVA - La Prandina diventa a pagamento dopo tre anni di parcheggi gratis. Si comincia il 15 di novembre. Orario dalle 8 alle 20, con tariffa di 1.40 euro l’ora. Il parcheggio resterà aperto. Questa la decisione della Giunta che rende operativo uno dei valori dello storico scambio di terreni con via Anelli. Quella superficie è stata data allo stato per costruire la nuova Questura. In cambio il Comune ha avuto questa. L’amministrazione manterrà la capienza a 230 posti in attesa di redarre il piano sulla sua sistemazione definitiva che prevederà una destinazione mista con attività culturali e ambientali.


LA SPERIMENTAZIONE
«Faremo un periodo di prova al massimo di un anno - dice il sindaco Giordani - funzionerà come qualsiasi parcheggio cittadino. Dico ai residenti di fare attenzione perché se lasciano l’auto di notte al mattino si pagherà». Park libero invece alla domenica. 
«La tariffa è frutto di analisi dettate dal buonsenso e si colloca a metà tra i 2 euro richiesti in Corso Milano, l’euro e 70 previsto in Riviera San Benedetto, e l’euro e 10 delle periferie». Servirà anche a capire quanto c’è effettivamente bisogno di quel parcheggio. Dagli studi del Comune più dell’80% delle macchine arriva con una sola persona a bordo e soltanto nel 30% dei casi i passeggeri sono padovani. Il 55% degli utenti, poi, parcheggia per motivi di lavoro, l’8% per andare a scuola o all’Università, il 25% per motivi familiari e solo il 10% per recarsi a fare shopping. In aggiunta, è emerso è che il tempo medio di sosta nell’ex caserma è di 5 ore e mezza, mentre in Corso Milano si riduce ad appena 90 minuti, e in Riviera San Benedetto è di circa 2 ore e mezza. 
«Ricordo che la Prandina 4 anni fa era un luogo abbandonato nel cuore di Padova» dichiara il sindaco. Il demanio l’aveva concessa al Comune il 27 luglio del 2018 nelle more dell’accordo, ma palazzo Moroni non poteva certo imporre una tariffa su un terreno non suo. 
LA PROSPETTIVA
Ora si giocherà l’eterna lotta fra i commercianti che chiedono un parcheggio da mille posti a cui Giordani ha sempre detto di no e alcune associazioni che invece ci vedono un polo misto culturale-ambientale. Il sindaco ha anche chiesto ad “Agenda 21”, summit andato avanti mesi, fra cittadini commercianti e associazioni, di discuterne. Risultato, una grande baruffa che non ha portato a nulla. Anzi a dire la verità Giordani aveva promesso proprio quel 27 luglio un concorso d’idee, per trovare la soluzione. La Giunta firmò una delibera (numero 465 del 23 luglio 2019) ma i risultati non si sono mai visti. 
Intanto nel marzo dell’anno scorso quando varie associazioni ambientaliste con in testa Sergio Lironi e Luisa Calimani presentano un schema di trasformazione escludendo il parcheggio. La Prandina diventa un’oasi culturale e naturalistica per diminuire lo smog. Spazi per l’infanzia e per spettacoli all’aperto, una casa delle associazioni e del volontariato, laboratori dedicati al teatro e alle associazioni musicali, orti urbani e un bosco, vendita di prodotti. Infine spazi per la sosta e l’assistenza ai ciclo-turisti, ricariche elettriche.
LA TERZA VIA 

Uno studio che Aps holding ha fatto fare a un noto professionista per una destinazione mista. È una sorta di piano salva-spazi con 240 posti auto con una piattaforma al centro ma con la possibilità di un doppio fondo coprendo con un terrapieno via Orsini, immettendosi così direttamente a passeggiare sulle mura ma con sotto uno spazio per le auto che raddoppierebbe la portata. Tutta la zona verso piazza S. Giovanni diventerebbe un parco.
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Il Gazzettino