«Eravamo amici, non provavamo invidie per i nostri successi»: in tv il ricordo di Goffredo Parise

Goffredo Parise e la giovane compagna Omaira Rorato
TREVISO  - «Eravamo amici; entrambi non provavamo invidie o gelosie per i successi dell'uno o dell'altro. Goffredo amava Capri, luogo a me particolarmente caro....

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TREVISO  - «Eravamo amici; entrambi non provavamo invidie o gelosie per i successi dell'uno o dell'altro. Goffredo amava Capri, luogo a me particolarmente caro. Quando la malattia gli impedì di venire a trovarmi, gli dissi che Capri era diventata brutta, piena di battellini e gommoni e non valeva la pena che lui passasse a trovarmi lì». Nel ricordo affettuoso dello scrittore Raffaele La Capria è tutta la sintesi della puntata dedicata a Goffredo Parise de «L'altro '900», in onda lunedì 4 maggio alle 21.15 su Rai5. Insieme a La Capria, l'artista Giosetta Fioroni, a lungo compagna di Parise, gli scrittori Franco Marcoaldi e Silvio Perrella sono le voci che compongono questo omaggio corale all'autore dei Sillabari. Nodo di raccordo delle loro testimonianze è la «casina delle fate» di Salgareda, in provincia di Treviso, che Parise elesse come patria del cuore e della scrittura.


Parise e Omaira, la storia di un amore


La puntata, realizzata prevalentemente a Ponte di Piave, presso le due case venete di Parise, e a Roma nello studio della pittrice Giosetta Fioroni, si avvale come sempre di una selezione di brani letti dall'attore Alessio Vassallo. L'artista Giosetta Fioroni ricorda Parise così: «scriveva a mano, velocissimo e diretto; e poi a macchina, andando e tornando dai molti viaggi per i suoi indimenticabili reportage». In Laos, in Vietnam, in Biafra, in Cile, in Cina: Parise è stato sempre nei luoghi dove i conflitti, le guerre, la fame chiedevano di essere raccontate. Scrive per il Corriere della Sera, per L'Espresso, per la Rai, e sempre da scrittore, mai soltanto da semplice cronista, in anni - i Sessanta e Settanta - segnati da grandi rivoluzioni e raccontati in autorevoli testimonianze giornalistiche. Quando sceglie la casina delle fate di Salgareda, sulla scia del suo maestro e amico Giovanni Comisso, opta per una più essenziale vicinanza alle cose primarie, alla natura, ai sensi e ai sentimenti. Molti i titoli nella vita breve di Parise, che nasce a Vicenza l'8 dicembre 1929 e si spegne a Treviso il 31 agosto 1986. Scrittore di sensi e sentimenti, Parise ha «uno sguardo a trecentosessanta gradi, come certi insetti», racconta Raffaele La Capria, che legge in chiusura di puntata una lettera di grande intensità dell'amico Goffredo. 
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Il Gazzettino