Prandina, un cuore verde in città fra musica e cultura

Il giardino Cavalleggeri da quattro estati intrattiene i padovani con numerosi eventi culturali. Spazio anche alle famiglie con giostrine e ristoro

Prandina, un cuore verde in città fra musica e cultura
PADOVA - I parchi cittadini in queste settimane sono stati pronti ad accogliere chi ha deciso di rimanere in città per l’estate. È il caso del giardino...

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PADOVA - I parchi cittadini in queste settimane sono stati pronti ad accogliere chi ha deciso di rimanere in città per l’estate. È il caso del giardino Cavalleggeri (oggi parco Prandina), polmone verde del centro città confinante con l’ex caserma Prandina, pronto a richiamare i padovani nelle serate estive fino a fine settembre.


L’ANIMAZIONE
È la quarta estate che Michele Gasparin dell’Enoteca Evoè apre i battenti del chiosco, ogni volta con una nuova sorpresa per i suoi clienti: da quest’anno oltre a prendere un aperitivo o un gelato immersi nel verde del parco si può anche mangiare la pizza grazie alla convenzione con la pizzeria Grande Bufala. E dopo cena tante iniziative culturali e soprattutto buona musica. Con quasi due mesi di serate alle spalle, ci sono state tante proposte per il Ferragosto (il 14 il dj set a tema funky per festeggiare assieme il capodanno estivo e mercoledì scorso la serata rockabilly sulle note dei Mille Bolle Blues), ma gli eventi in calendario sono ancora tanti. Per fare alcuni esempi stasera toccherà al gruppo punk Steamy Drill e il 28 agosto al Luca Russo latin trio; il 16 settembre a chiudere la rassegna concertistica saranno invece i Mozolto V. Deve poi ancora essere svelata la data con Giorgio Gobbo e Sergio Marchesini, due musicisti di grande spessore.
Il Cavalleggeri è anche luogo di iniziative culturali e presentazioni di associazioni cittadine. Il 13 agosto c’è stata la serata con il blogger Nicolò Targhetta che ha interpretato alcuni brani del suo nuovo lavoro intitolato “Manuale di sopravvivenza all’età adulta”, edito da BeccoGiallo e pensato per spiegare le più moderne tecniche e pratiche più efficaci di immaturità, applicata al solo scopo di fuggire dalle responsabilità dell’età adulta. Dal 7 al 10 settembre si svolgerà il festival di Coalizione Civica, mentre per il 9 settembre è programmato un incontro con alcuni psicologi che parleranno di genitorialità. A chiudere la rassegna sarà il 16 settembre un appuntamento con Legambiente Padova, nel quale si discuterà del destino dell’ex caserma Prandina, che gli organizzatori auspicano possa diventare un grande parco unico con il Cavalleggeri. Non a caso l’iniziativa è nominata “Parco Prandina” poiché l’esperienza dell’enoteca dimostra quanto sia importante per la socialità avere un’area verde nel pieno centro di Padova.
Ma il Cavalleggeri è anche un parco a misura di bambini grazie alle giostrine che, unite alla presenza dell’attività di ristorazione, permettono ai piccoli e ai genitori di trascorrere il pomeriggio in una zona attrezzata.


GLI SCENARI
«Nel 2021 Legambiente e Teatro Boxer organizzarono i primi eventi culturali nel parco con una rassegna teatrale – afferma Sandro Ginestri di Legambiente Padova –. Da allora quanto seminato sta pian piano crescendo e sempre più persone hanno conosciuto il parco Prandina e l’enoteca Evoè, che esprimono grande potenzialità per la socialità in città. Vogliamo che quest’esperienza possa essere estesa allargando il parco a tutta l’area dell’ex caserma, che diventerà così uno spazio multifunzionale ma anche il più grande polmone verde della città».


Sulle sorti della Prandina si dibatte da quando nel 2021 Palazzo Moroni ha acquisito la zona dal Demanio in cambio dei terreni di via Anelli per la nuova questura. Da allora la città si divide tra chi vorrebbe estendere il parco Cavalleggeri e chi preferirebbe realizzare alla Prandina un parcheggio. Il parco in questi anni è anche stato scelto dal sindaco Sergio Giordani per festeggiare la rielezione e l’avvio del secondo mandato, ma anche per proiettare su maxischermo le partite durante gli Europei di calcio nel 2021, attirando ogni sera centinaia di persone.
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Il Gazzettino