Rovigo. Allagato il parcheggio sotterraneo del centro commerciale Le Torri

Parcheggio Le Torri
ROVIGO - Era un parcheggio da oltre 250 posti auto situato in una posizione strategica: in pieno centro città, utile, come ha più volte sottolineato il sindaco...

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ROVIGO - Era un parcheggio da oltre 250 posti auto situato in una posizione strategica: in pieno centro città, utile, come ha più volte sottolineato il sindaco Edoardo Gaffeo, soprattutto in chiave futura pensando alla realizzazione del nuovo tribunale negli spazi dell'ex questura di via Donatoni. Invece il parcheggio sotterraneo dell'ex centro commerciale Le Torri, chiuso dallo scorso aprile, ossia da quando il supermercato Coop ha chiuso i battenti, è diventato una sorta di acquitrino. La segnalazione arriva da tanti cittadini, ma in municipio se ne fa interprete il consigliere della Lega Lorenzo Rizzato che sollecita un intervento dell'amministrazione comunale nel più breve tempo possibile. «Chi pensa che la palude nel nostro territorio sia ormai un ricordo lontano e consegnato alla storia, si sbaglia - esordisce - a Rovigo gli acquitrini esistono ancora. Come se le opere di bonifica non ci fossero mai state. Basta dare un'occhiata al parcheggio sotterraneo dell'ex centro commerciale Le Torri, in pieno centro città, dove mezzo metro d'acqua ristagna da giorni all'aperto». Rizzato non usa mezzi termini e senza giri di parole, afferma: «Ci sarebbe quasi da ridere se la situazione non fosse drammatica: il parcheggio è completamente allagato e come mostrano le foto di chi mi ha segnalato il problema, credo di non esagerare affermando che si è di fronte a un potenziale problema non solo di degrado, ma anche di salute pubblica, perché un acquitrino in pieno centro comporta rischi che il sindaco, primo responsabile della salute dei cittadini, non può ignorare con le sue consuete scrollate di spalle».

L'APPELLO

Il ristagno dell'acqua, che non a caso ha assunto un colore verdastro, «ha già comportato la formazione di alghe e la proliferazione di insetti e topi - aggiunge il consigliere - il pericolo igienico-sanitario è concreto e a questo si aggiunge un degrado senza precedenti, a dir poco vergognoso». Rizzato, come detto, sollecita l'intervento del Comune in via urgente, spiegando di aver già inoltrato «una segnalazione all'Ufficio Ambiente del Comune affinché si faccia carico del problema» e di essere pronto a coinvolgere anche l'Ulss 5, «tutto purché il sindaco e l'amministrazione si facciano carico del problema senza perdere altro tempo: è necessaria una bonifica della struttura, ma dato che è noto a tutti come l'ex centro commerciale rodigino stia vivendo un delicato, e probabilmente lungo, iter di fallimento, mentre qui il problema è urgente, è il caso che sia l'amministrazione a prendere il toro per le corna e ad accelerare per un intervento nel più breve tempo possibile».

COMUNE GIÀ IN CAMPO

L'amministrazione, dal canto suo, è ben consapevole della situazione e si è già mossa per far intervenire la proprietà della struttura che, in questo momento, è nelle mani di un curatore fallimentare. «Da tempo - precisa l'assessore al Commercio Giorgia Businaro - abbiamo fatto i passaggi necessari per obbligare la proprietà a chiudere gli accessi all'area per questioni di sicurezza e adesso abbiamo aggiunto una richiesta di intervento sulla base di motivazioni igienico-sanitarie. Dal curatore fallimentare abbiamo avuto delle risposte positive, perché si è impegnato senza problemi a chiudere le vie di accesso al parcheggio». Sull'intervento dell'amministrazione, Businaro ricorda che c'è un iter da rispettare che prevede diversi passaggi: prima serve un'ordinanza che imponga la bonifica dell'area al proprietari, e se nulla dovesse muoversi, allora può intervenire il Comune addebitando poi i costi dell'intervento alla proprietà. A margine, ricorda Rizzato, «il sindaco si era impegnato a far sì che il parcheggio dell'ex centro commerciale diventasse di uso pubblico, attraverso la gestione dell'area da parte di Asm. Invece la città si ritrova a dover fare i conti con un nuovo problema da risolvere, invece che con una risorsa utile di cui ci sarebbe enormemente bisogno, ossia oltre 250 posti auto a servizio del centro città. Ora però è arrivato il momento di interrompere questo corto circuito: è necessario risolvere il problema dell'allagamento al più presto e allo stesso tempo, guardare al futuro dell'intera struttura». 

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Il Gazzettino