Parcheggi rosa per le neo mamme, ma il servizio è un flop. Solo 5 abbonamenti su 141 nuovi nati

Secondo la consigliera comunale di Sps Rossana Casadio a non spingere all’adesione è una scarsa attività di promozione

(Foto d'archivio)
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SACILE - Che li si chiamino “abbonamenti gravidanza” o “parcheggi rosa” poco importa: sembra proprio che non riescano a decollare. Tanto che la consigliera comunale di Sps Rossana Casadio usa l’ironia per ricordare la cifra ufficiale che ha ricevuto dagli uffici di Lsm: «Davvero un successone: solo 5 abbonamenti su un totale di 141 nuovi nati a Sacile lo scorso anno. Mai così pochi da quando vengono rilasciati», ovvero dal 2012. «Eppure il flop era chiaro fin dall’inizio» – aggiunge – «nel 2012 solo 21 permessi rosa su 195 nuovi nati, nel 2013 20 su 199, dopodichè da 15 a 10 in inesorabile picchiata fino ai dati attuali».


DATI ALLA MANO
Secondo Casadio «l’evidente insuccesso è frutto della bocciatura, che mai ci saremmo aspettati da chi si fa paladino della famiglia, della mozione presentata da PD-SPS a maggio 2023». Allora alla richiesta dell’opposizione rispose il vice sindaco Marco Bottecchia per il quale «sarebbe bastato pubblicizzarli meglio». Il risultato non è opinione bensì numeri inequivocabili, aggiunge Casadio, che trova poco azzeccata anche la scelta dell’espressione “abbonamenti gravidanza” per gli stalli agevolati riservati alle neo mamme. «Noi preferiamo chiamarli permessi rosa. Ora sembra proprio che la campagna pubblicitaria della nostra amministrazione lasci molto a desiderare. Inoltre, nonostante la possibilità esista da oltre un decennio, non si è mai innescato quel naturale passaparola che si ha quando un servizio funziona bene».


LA PROMOZIONE E IL GUAIO


A riprova di una comunicazione poco attenta, Casadio porta a esempio il recente numero del giornale comunale consegnato a dicembre alle famiglie sacilesi, dove ai permessi rosa «non è stata dedicata una sola riga. Peccato, perché sarebbe stata una buona occasione». L’esponente di Sps ne ha anche per Lsm, la società che gestisce il servizio soste: «Nemmeno nel suo sito si trova nulla che attiri l’attenzione e dia le dovute informazioni». La considerazione finale della consigliera è che comunque un’iniziativa congegnata in quel modo non è di grande aiuto per le neo mamme. «Non serve alcun permesso agevolato se poi tutti i parcheggi sono occupati» come succede il giovedì di mercato.«È inutile anche se si resta stretti tra due auto che non permettono alla mamma o al papà di aprire la portiera quanto basti per estrarre il bimbo sul suo “ovetto” o il passeggino. Le due diverse posizioni espresse da maggioranza ed opposizione sono anche queste: da una parte l’idea di un permesso a prezzo agevolato, dall’altra alcuni parcheggi colorati e dimensionati diversamente, come previsto dall’articolo 188-bis del nuovo Codice della strada». In conclusione, per la consigliera comunale è «sempre la stessa cosa: una volta vantata l’istituzione di un servizio, nessuno se ne cura più e negli anni semplicemente si auto dissolvono: che si tratti dei Birò di cui ci è pure costata la rottamazione o della colonnina di ricarica al Palamicheletto che non ha mai erogato un solo kWh o del sito del Pedibus abbandonato a se stesso o del nuovo, annunciato flop delle e-bike». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino